Atp Vienna: niente da fare per Fognini
Inserito il 27 ottobre 2011 16:52 da Giorgio Perri in ATP Tour
Si ferma al secondo turno l'avventura di Fabio Fognini nell'ATP 250 di Vienna. Il ligure dopo aver vinto il primo set non è comunque riuscito a portare il match a casa, mantenendo quindi il digiuno da "quarto di finale" che ormai manca da più di 3 mesi.
L'incontro è durato poco meno di 2 ore, 6-7(3) 6-3 6-3 il punteggi finale, con tanti rimpianti comunque viste le ottime condizioni mostrate dall'azzurro nel primo set. Il belga ha comunque disputato un match impeccabile e su queste superfici, dove è nettamente superiore all'azzurro, ha rischiato tantissimo. Nel complesso, troppo discontinuo il nostro numero uno è troppo nervoso, soprattutto nelle parti finali dell'incontro.
Fabio inizia il match con il break e senza concedere nulla, si porta sul *5-4. Qui si deconcentra e concede il break e subito dopo, si trova sotto *5-6. Annullati due set point, agguanta e gioca in maniera perfetta il tie break. Partito in svantaggio di un minibreak, Fabio mette la quinta vincendo 7 dei successivi 10 punti aggiudicandosi così il primo set.
Nel secondo parziale, il belga reagisce in maniera incredibile, sfoggiando il meglio del suo repertorio e brekkando il ligure nel quinto e nel nono gioco, vincendo la frazione 6-3 e rimandando il tutto al terzo e decisivo set.
I due inizialmente si studiano, ma ancora una volta è il belga che meritatamente prende più rischi e in un bellissimo sesto gioco riesce a brekkare l'azzurro. L'unico sussulto di Fabio arriva poi sul 4-2 dove il ligure battibecca con toni molto accessi con l'arbitro, che sul 40-40 per ben due volte chiama l'overrule su due palle decisamente dubbie. Malisse, portato a casa questo settimo gioco, blocca la rimonta di Fabio, che tiene il suo turno di battuta, ma si arrende immediatamente dopo.
Fabio si sposterà ora a Valencia per giocare l'ultimo 500 della stagione, e poi a Parigi per giocare l'ultimo Masters dell'annata, che segnerà la fine dell'anno per tutti i giocatori che non ricoprono una delle prime 8 posizioni mondiali.