Roland Garros: ottavi per Fognini

Inserito il 27 maggio 2011 14:25 da Matteo Di Gangi in ATP Tour
Fognini_9Fabio Fognini per la prima volta in carriera raggiunge gli ottavi di finale di uno slam e lo fa a Parigi battendo in quattro set Garcia Lopez.

Lo definiscono uomo slam, perchè nei grandi palcoscenici riesce ad esaltarsi e ad esaltarci. L'anno scorso a Parigi battè Gael Monfils in una partita memorabile raggiungendo il terzo turno. Quest anno sta facendo di meglio, ha già raggiunto gli ottavi.

Oggi ha battuto lo spagnolo Guillermo Garcia Lopez (numero 30 delle classifiche mondiali) e lo ha fatto con grande tranquillità. L'unica nota stonata la partenza ad handicap che vedeva Fabio sotto 4-0, arrivava una piccola reazione del tennista di Arma di Taggia che accorciava sul 2-4, ma Garcia Lopez teneva stretto il break e concludeva la prima frazione di gioco con il punteggio di 6-4.

Ma più passavano i minuti e piu la consapevolezza cresceva in Fognini, sul 3-3 del secondo arrivava uno strappo, una zampata importantissima, di quelle che ti segnano una partita e chissà forse ancora di piu. Riusciva a vincere il secondo set per 6-3, un set pari.

Inizio di terzo set contrassegnato da tre break, due in favore di Fabio che si portava sul 3-1. Con grandi percentuali di servizio (alla fine saranno 11 gli ace, tanta roba) Fabio teneva e lo faceva piuttosto agevolmente,  sul 5-3 ne arrivava un altro di break, era quello che portava l'azzurro sul due set ad uno.

Il quarto set era una passeggiata, Garcia Lopez crollava dopo la maratona dell'altro ieri con Ilhan, Fabio invece stava li con la testa, concentrato come non mai, sentiva il traguardo vicino.

In un attimo era 3-0, poi 5-0 ed infine chiudeva la partita con lo score finale di 4-6 6-3 6-3 6-1. Chiudeva al solito suo facendo "Doni" (mano sotto il mento come l'esultanza del giocatore atalantino) e poi tutti a festeggiare. Primo ottavo di slam della sua carriera, domenica se la vedrà con il vincente del match che vede opposti Albert Montanes e Mikhail Youzhny, non si tratta nè di Nadal e nè di Djokovic. Bisogna giocare con la solita concentrazione di questo torneo e poi chissà, sognare ad occhi aperti, quello ci vuole sempre, sopratutto se ti chiamano uomo slam.

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