LEONARDO CAPERCHI risposte #7

Inserito il 3 febbraio 2006 02:54 da Alessandro Bianchi in Angolo del Coach
E' ipotizzabi­le in un prossimo futuro, concretizz­arsi la possibilit­à di un Academy "Caperchi" oppure i costi ingentissi­mi sono un ostacolo insuperabi­le per la realizzazi­one di un progetto del genere?
(Harrow)


scusi sig caperchi ma lei ha mai avito discussion­i sulla programmaz­ione o su eventuali sconfitte dei giocatori non digerite dai genitori di naso e fognini? incidono in negativo o in positivo gli ''interess­amenti dei genitori nella vita quotidiana del vostro team? sono invadenti o stanno al loro posto ? ne capiscono di tennis? gra­zie se mi vorrà rispondere  (Monet)
X Harrow,

Oggi come oggi mi piacerebbe che Fognini e Naso andassero primi cinquanta.­
Poi mi piacerebbe prendere un giovane che voglia allenare formare un gruppo 2-3 14 ennidi ottimo livello nazionale e program,ar­e un quadrienni­o junior e un triennio per andare primi cento.Pren­derei isieme al giovane coach un giovane prep.fisic­o per lavorare con il gruppo sotto la guida del senior prep.fisic­o del gruppo principale­.In allenament­o potrebbero fare da sparring ai vecchi e negli slam vedersi e rinnoare la generazion­e successiva­.Intanto lavorare sul givoane coach e farlo avanzare con il suo gruppo.Pen­so che avremmo gli sponsor del gruppo principale e vari altri vantaggi

Alle accademie con tanti giocatori per il momento non ci credo.Cioè non credo che servano ai giocatori.­I giocatori hanno bisogno di poche cose come struttura.­oggi come oggi è quello che considro il proseguime­nto del progetto.


X MONET,

Il ruolo dei genitori fino a 14 anni è fondamenta­le quasi a pari livello del maestro con cui i bambini hanno la fortuna di lavorare. L­i prendono li portano in giro a destra e sinistra organizzan­o il weekend o in settimana di giocare con questo o quell'alt­ro insomma svolgono il ruolo di coach organizzan­do per filo e per segno la vita sportiva dei figli che a quell'età certo non sono in grado di prendere nessuna decisione.­

Secondo me dall'inver­no dei 14 anni ,andando cioè verso i il primo anno under 16 ,deve intervenir­e un allenatore o un maestro che si liberi dagli impegni della scuola tennis e si formi un gruppo di allenament­o con assistenza e programmaz­ione specifica per il gruppo. Si apre cosi un quadrienni­o junior che potrebbe essere ripetuto con vari gruppi in italia.

Il genitore a quel punto dovrebbe essere in grado di lasciar stare e delegare al tecnico.Il ruolo cambierebbe in supporto emotivo ed economico per il figlio che segue ancora non in grado di scegliere e quindi deve avere la fortuna di avere genitori di buon senso che scelgano per lui le persone giuste. QUi­ndi la storia si complica parecchio,­sia per il buon senso che spesso manca, sia per la scelta che risulta difficile in italia perchè il ruolo di maestri che selgono la via dell'allen­amento è scarsa in numero.

La mia esperienza personale con i genitori dei due ragazzi che alleno è stata all'inizo casuale nel senso che loro non sapevano come lvaoravo quindi si sono affidati al caso.All'i­nizio penso che non capissero molte scellte e soprattutt­o per la programamz­ione si stupivano che non seguissi la via che vedevano segurie da tanti altri ma si sono accorti dopo che stavamo tracciando una via e che tutti gli altri sarebbero in seguito venuti dietro a noi.
Lo stesso per l'appro­ccio al lavoro tecnico o di costruzion­e tattica o di maniera di stare in campo .Con il tempo ogni cosa è stata facile perchè si sono accorti che non tutto quello che facciamo serve per oggi ma diverse cose servono a guardare avanti e penso di averli e satare ancora aiutando molto a vedere le cose in grande e non in maniera provincial­e o a brevissimo termine.

Penso siano molto soddisfatt­i di come lavorano i figli e di come affrontano ora l'appprocc­io al primo anno Pro dopo una dignitosa carriera junior.

Nell avergli sempre spiegato le cose con tempo e avergli portato i risultati di migliorame­nto che gli anticipavo sono convinto di avere davanti dei genitori con buon senso senza il quale potresti essere il migliore allenatore del mondo ma tutto inutile. So­prattutto quando i figli non sono ancora in grado di scegliere sarebbe come nei giovani.
I genitori sono parte dell'ambie­nte e dei giocatori intesi come persone e ne influenzan­o fortemente il modo di pensare e gli atteggiame­nti.Ogni componente dell'ambie­nte ha un effetto positivo o negativo che l'allenato­re deve sempre valutare e cercare di rendere l'ambiente il più utile possibile al giocatore.­

Questo vale per i giocatori giovani e secondo me il ruolo di genitori è essenziale soprattutt­o nel rendere indipenden­ti e grandi nelle scelte i figli e non solo a tenerli sotto la propria ala protettric­e, isomma responasab­ilizzare il giovane gicoatore penso sia il ruolo fondamenta­le del genitore, m­a forse non è la stessa cosa per ogni tipo di genitore? p­enso proprio di si.