Massimo Sartori: "È stato un buonissimo inizio"
Inserito il 31 gennaio 2008 08:18 da Rudolf Meraner in Angolo del Coach
Torna l'appuntamento con Massimo Sartori, che ci racconta nei minimi dettagli la trasferta australiana di Andreas Seppi.Ciao Massimo, sei soddisfatto della tournee australiana?
Si, siamo stati via 25 giorni. Andreas ha giocato tre tornei, ha fatto molte partite importanti. A Doha ha perso contro Santoro giocando un buonissimo secondo set. Ci aspettavamo un po’ di più, ma era il primo match dell’anno, forse era un po’ troppo teso.
Ho sentito che a fine partita hai parlato con Santoro.
Si, lui mi ha chiamato nello spogliatoio. Ci conosciamo e abbiamo un buon rapporto. Mi ha detto che Andreas è migliorato tanto, gioca molto veloce ed è molto rapido. Era molto sorpreso di trovare un Andreas in questa condizione. Mi hanno fatto molto piacere le sue parole.
Poi siete andati a Sydney.
Le condizioni erano un po’ strane, faceva molto caldo, c’era sempre del vento. La partita con Tsonga è stata tiratissima. Nel primo set il francese ha giocato veramente bene; nel secondo sul 3 pari Andreas lo ha brekkato e dopo ha gestito molto bene la partita. Ha giocato su livelli molto alti tutto il match. Nel turno successivo ha perso contro Stepanek e secondo me se vinceva quella partita, andavo molto lontano nel torneo. Nell'ultimo set sul 4 pari Stepanek ha cercato di fare di più perché ha capito che altrimenti non avrebbe vinto la partita; ha rischiato e ci è riuscito.
Poi a Melbourne come vi siete trovati?
Andreas ha avuto un sorteggio buono per il primo turno con Harel Levy. Doveva battere facile l’avversario e lo ha fatto. Poi contro Youzhny ha fatto una buonissima partita anche se c’era molto vento che lo ha infastidito. A parte il secondo set, nel quale ha abbassato un po’ il ritmo e lasciato rientrare Youzhny, il resto del match ha giocato molto bene. Quindi secondo me per tutto quello che abbiamo fatto è stato una buonissima tournee, una buonissima partenza.
Quindi sei soddisfatto anche se non sono arrivati tantissimi punti?
Magari se fosse arrivato qualche punto in più sarebbe stato meglio però il livello di gioco di Andreas è stato alto e questo ci da fiducia perché quando lui alza il livello cosi c’è più speranza di fare qualcosa di buono.
A Sydney Andreas ha battuto Tsonga, che poi è arrivato in finale agli Australian Open. Che ne pensi di questo?
Il tennis è strano. Ma significa anche che Andreas c’è, i progressi ci sono, è migliorato molto, serve molto bene …
Però contro Youhzny ha servito soltanto il 48% di prime palle!
Però c’era molto vento e con il vento devi fare una scelta. Lui ha scelto di continuare a spingere con il servizio e quindi ha rischiato di più; nonostante questo ha fatto pochissimi doppi falli, se ricordo bene 3 in 4 set con il vento. Quindi lo ha gestito bene.
Andreas ha migliorato molto la seconda di servizio.
Si, questo è vero. Ma anche la prima di servizio. Abbiamo analizzato bene i servizi, per vedere come vengono eseguite le cose fatte nella preparazione. Abbiamo visto che la velocità della prima palla adesso è tra i 180 e i 205 km/h. Quindi ha alzato parecchio la velocità della prima di servizio. Ma ha migliorato anche la seconda di servizio che adesso salta molto di più. Andreas è molto soddisfatto di questo cambiamento che abbiamo fatto in questo inverno.
Andreas ha giocato il doppio, più per allenamento?
Nel doppio cerchiamo sempre di fare due cose: giocare più partite per rimanere nel gioco e provare più cose. A Doha Andreas ha giocato con Ljubicic, a Sydney doveva giocare con Volandri ma non sono entrati in tabellone per poco e a Melbourne c’era gia l’accordo con Piatti di giocare con Ljubicic, ma questo contemporaneamente si è accordato con Fognini. Cosi all’ultimo abbiamo cercato un compagno e lo abbiamo trovato in Berlocq. Per poco non vincevano il primo turno.
E adesso andate a Bergamo, Marsiglia, Rotterdam, Zagabria e Dubai.
Questa è una stagione molto importante perché si gioca al coperto e su una superficie veloce. Questo piace ad Andreas. A Bergamo ci prepariamo per fare bene in questi tornei. Con quello che ha portato dall’Australia Andreas farà sicuramente bene. Ho molta fiducia.
Mi spieghi ancora la faccenda con Cristian Brandi e Thomas Fabbiano? Sarebbe stato bello avere Fabbiano a Caldaro.
Abbiamo chiesto a Cristian Brandi e a Fabbiano se volevano venire a Caldaro. A noi interessava portare qui un altro allenatore bravo ed importante. Questo era ed è il nostro obiettivo. Cristian Brandi sarebbe stato la persona ideale. Il problema era organizzativo, in questo momento non riuscivamo a mettere insieme tutto il necessario per portare subito a Caldaro Cristian Brandi e Thomas Fabbiano. Ci prepariamo, poi si vedrà. Adesso Fabbiano per un anno starà al Parioli di Roma. Ci sarebbe piaciuto molto avere Thomas Fabbiano, perché poteva aggrapparsi ad Andreas, che secondo me è un grande professionista. Ti insegna ad allenarti, ti insegna a stare nei tornei, ti insegna tutto l’approccio al tennis. Quindi per un ragazzo giovane Andreas può dare molto. Anche Thomas Fabbiano è un bravo ragazzo, auguro a lui tutto il meglio che può trovare nel tennis.