Pistolesi: "Se ci chiamano in davis siamo pronti"
Inserito il 19 febbraio 2007 11:02 da Alex De Petris in Angolo del Coach
In questi giorni in cui Simone Bolelli è impegnato nel ricco Atp di Rotterdam, abbiamo contattato il coach Claudio Pistolesi che ci ha parlato di programmi, futuro, ma sopratutto Coppa Davis.Mentre Simone Bolelli è impegnato nell'Atp di Rotterdam dove aspetta di esordire domani nel tabellone principale contro lo spagnolo Tommy Robredo, il suo coach Claudio Pistolesi, ci ha parlato di tutto quello che gira intorno al suo giocatore e non solo:
-Ciao Claudio inanzitutto raccontaci di come è andata a Bergamo?
Ad inizio torneo Simone non ha giocato bene era un pò imballato, con l'andare avanti si è però sciolto, ha disputato un ottimo match nei quarti con il tedesco Bachinger che a me piace molto e a poi vinto un bel match in semifinale con il serbo Troicki che è un giocatore in ascesa, gioca bene e ne sentiremo presto parlare. In finale ha trovato Santoro: ingiocabile non ha sbagliato davvero nulla, in più Simone è arrivato stanco al match, a differenza del francese che nei turni precedenti aveva passeggiato approfittando adirittura di due ritiri.
-Quali sono i prossimi programmi?
Dopo Rotterdam, andiamo a Dubai per poi trasferirsi in America, Indian Wells, Sunrise e Miami. Puntiamo ad entrare nei 100 e in America verranno decisi i nomi per la davis.
-Ecco la Davis, che aspettative avete?
Se ci chiamano noi siamo pronti. Ci sono almeno sei giocatori in lizza (Volandri, Bracciali, Starace, Seppi, Galvani, Bolelli) per quattro posti, se giochiamo bene in America tutto può succedere, deciderà il capitano Corrado Barazzutti. Come quinto comunque Simone non è interessato, è stata un esperienza due anni fa, ma ora non avrebbe senso, meglio giocare tornei e andare a caccia di punti.
-Molti invocano un altro nome per la davis Davide Sanguinetti, tu che sei il suo coach cosa ci dici?
Davide è come Maldini, ha detto basta alla Davis preferisce concentrarsi sui tornei. Lui ha fatto una finale in coppa davis e qualche anno fa il capitano Barazzutti gli ha detto che preferiva puntare sui giovani. Ha già dato molto alla Davis e alla maglia azzurra, non dovrebbero quindi esserci speranze.
-Le sue condizioni comunque quali sono?
Ha ancora qualche problemino al ginocchio, ora è in Francia, quest'anno ha già fatto due quarti di finale a livello Atp, diciamo che la stagione è iniziata molto bene.
Ciao Claudio ti ringraziamo e ti diamo appuntamento a presto sulla tua rubrica.