Rotterdam: semplicemente Federer
Inserito il 19 febbraio 2012 19:22 da Redazione in Internazionale
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di Alessandro Terziani - Tennis Italiano
Del Potro è quasi imbattibile nel braccio di ferro, fare a 'pallate' con lui è un suicidio (chiedere a Troicki e Berdych). Federer gli ruba il tempo, lo fa muovere (il gigante di Tandil non è proprio un mostro di agilità), si apre il campo e chiude sovente con il diritto anche anomalo. Spesso si presenta a rete e mette a nudo la non sempre efficace fase difensiva dell'argentino. Quando lo scambio si fa troppo violento, Federer improvvisa dei profondi back di rovescio e toglie il ritmo all'avversario. Tatticamente Federer è la nemesi dell'argentino. Solo il Del Potro in stato di grazia di fine 2009 è riuscito ad imporsi due volte. Per il resto nove sconfitte, spesso nette.
E non è stato un Federer al 100%. Nonostante il netto successo, lo svizzero ha concesso diverse chance a Del Potro per riaprire la partita. Ben 7 le palle break (2 nel primo set, 5 nel secondo) avute e non sfruttate dall'argentino. In questi frangenti è emersa la maggiore personalità di Federer che ha sempre preso l'iniziativa su un avversario poco aggressivo.
Il torneo di Rotterdam non aggiunge nulla di nuovo a quella che è l'attuale gerarchia nel tennis maschile. I Fab Four e poi gli altri. Federer ha confermato che a livello indoor è probabilmente ancora il numero 1 e che sulla corta distanza si può ancora prendere delle soddisfazioni.
Decisamente positivo il torneo di Del Potro che dopo la lunga assenza dai campi si sta velocemente avvicinando a quello che è il suo primo obiettivo a breve termine, il 5° posto alle spalle dei Fantastici Quattro. In attesa di tornare lo splendido giocatore che ha sorpreso tutti nella seconda parte del 2009.
Federer b. Del Potro 6-1 6-4