La posizione del Circolo Tennis Le Rocce
Vi riportiamo numerose precisazioni che ci sono pervenute in un dibattito via e-mail col signor Rosario Sciacca, membro del consiglio direttivo del Circolo Tennis Le Rocce di Carrabba di Mascali (Catania). Precisazioni che ci sentiamo di riportare pubblicamente viste le numerose notizie che nelle ultime settimane giravano sul circolo siciliano in merito a questa edizione delle Serie A1 maschile. Chi lo ritiene opportuno può replicare scrivendo alla nostra redazione.
La notte scorsa in redazione ci è giunta una e-mail, da cui poi ne è scaturito un dibattito a riguardo degli ultimi fatti avvenuti in Serie A1 e che hanno avuto come protagonista il circolo siciliano Le Rocce.
Durante la prima e (soprattutto) la seconda giornata di sfide, il circolo catanese ha giocato in casa rispettivamente contro Sarnico e Casale. Dopo queste due giornate di gara si erano alzate moltissime polemiche sul Circolo Tennis Le Rocce, che a causa della pioggia, domenica 17 ottobre e domenica 24 ottobre aveva ospitato le due squadre del Nord-Italia giocando su dei campi oltre il limite del regolamento. Domenica 31 ottobre invece il circolo siciliano ha vinto a Roma contro l'Empire "a tavolino", vista l'indisponibilità dei campi romani.
Dopo queste premesse vi riportiamo le e-mail in cui il signor Rosario Sciacca, membro del consiglio direttivo del circolo, ci spiega le sue ragioni.
"Egr. Direttore,
scrivo questa mail per fare delle precisazioni in merito all'articolo
pubblicato nel Vostro sito e scritto dal sig. Matteo Veneri riguardante
l'incontro di tennis di domenica scorsa tra l'Empire S.S.D. e il C.T Le
Rocce. Premetto che ero presente a Roma presso la struttura dell'Empire
e quindi posso fornire una testimonianza diretta in merito a quanto
accaduto. Non è assolutamente vero che ci sono state pressioni per
l'assegnazione della vittoria a tavolino da parte di nessun componente
del CT Le Rocce. Il presidente ed il direttore sportivo non hanno fatto
nulla, insieme ai giocatori hanno pazientemente atteso all'ingresso
delle club house e presso la sala ristorante che spiovesse e che i
campi fossero agibili, senza minimamente interferire ed entrare in
merito alle decisioni del Giudice arbitro, anche per non suscitare
ulteriori polemiche che hanno investito, ingiustamente e ribadisco
"ingiustamente", la squadra del CT Le Rocce nei precedenti incontri
casalinghi. Proprio per tale motivo durante la settimana alla richiesta
del Capitano della squadra dell'Empire in merito alla possibilità di
sostituire il campo di riserva si era data ampia disponibilità.
Alla luce di quanto accaduto,anche in relazione alle polemiche inutili
sollevate dalle altre squadre, sarebbe opportuno verificare veridicità
delle notizie che vengono pubblicate in modo tale da non creare
ulteriori inutili polemiche.
Alla luce delle formazioni che ha schierato la squadra dell'Empire
nelle giornate precedenti e di quella presentata per l'incontro di
domenica scorsa, credo che il CT Le Rocce avrebbe vinto ugualmente. Uso
il condizionale perché tutti gli incontri vanno prima giocati e poi
vinti.
Tanto per correttezza dell'informazione.
Colgo l'occasione per esprimere i miei più cordiali saluti.
Rosario Sciacca"
A questo punto, dopo aver ricevuto questa e-mail in redazione ho personalmente risposto al signor Sciacca:
"Buongiorno signor Sciacca,
sono Matteo Veneri.
Le informazioni che ho io sono complemente diverse da quelle che mi dice lei. Partendo dalle due sfide delle settimane precedenti (Sarnico e Casale), so benissimo perfettamente tutto quello che è successo, compreso quello detto dal giudice arbitro ai giocatori e la situazione del campo.
Per quanto riguarda invece il secondo aspetto, cioè la sfida di settimana scorsa a Roma, sono a conoscenza che tra Jorquera e qualcuno del team romano non corresse buon sangue, e Jorquera ha fatto pressioni sul giudice arbitro per non fare disputare la sfida e quindi vincere ancora più agevolmente di quello che si sarebbe vinto comunque giocando.
La ringrazio personalmente di leggerci.
In attesa di una sua risposta, anche per avere più chiara la situazione, cordiali saluti.
Matteo Veneri"
Dopo questa mia risposta è arrivata la replica da Catania:
"Sig. Veneri,
non credo che la decisione sul giocare o meno da parte del Presidente e/o dal Capitano della squadra possa dipendere da un giocatore, nel caso specifico Jorquera. Io non entro in merito alle eventuali problematiche esistenti tra tale giocatore e qualche dirigente dell'Empire, non mi interessano nemmeno conoscerle.
Con riferimento alla partita casalinga con il Canottieri Casale, Le posso assicurare, che il fondo in erba sint. del campo di riserva era umido e quindi scivoloso soltanto in prossimità della parte estrema del campo, che per regolamento deve essere a più di 6 metri dalla linea di fondo, laddove vi erano le porte di ingresso. Purtroppo il vento e la pioggia intensa sbatteva violentemente sulle porte ed in effetti vi erano degli ingressi d'acqua all'interno della struttura, ma solo nella parte che Le ho indicato.
Al momento del sopralluogo quando si è deciso di utilizzare questa struttura come campo di riserva non pioveva quindi non è stato possibile riscontrare questo problema, nè siamo stati messi al corrente. Ad ogni buonn fine ci siamo già attivati affinché questo inconveniente non accada in futuro. Da premettere che alle 11 e 30 i campi titolari erano perfettamente agibili, ma a causa della minaccia di pioggia si è scelto di giocare comunque nel campo di riserva. Purtroppo sembra che ci portiamo dietro la cosiddetta nuvola fantozziana.
Con riferimento all'incontro con il Sarnico, Le posso garantire che ha piovuto per 7 giorni consecutivi da venerdì a venerdì, per cui il campo 2 era un fango fino a sabato alle 14. Quando, verso le 18, si è constatato che il campo stava pian piano asciugandosi, abbiamo fatto più di 200 buchi con un martelletto, in tutta la superficie del campo, in modo da favorire il drenaggio dell'acqua. Verso le 23 e 30, facendo un soprallugo sul campo abbiamo constatato che camminando non si affondava più, quindi abbiamo iniziato a passare la racla ed il tappeto per tappare i buchi e recuperare il campo. Questo fino alle 2 e 30 di notte. Alle sette altre persone hanno inziato nuovamente a lavorare sul campo per renderlo agibile, quantomeno nella tarda mattinata, ma dopo una prova fatta verso le 11 e 30 dai nostri giocatori si è constatato che la superficie del campo non reggeva le sollecitazioni ed i bruschi spostamenti dei giocatori stessi. Questo è quanto accaduto.
In merito alla sportività dei dirigenti del nostro Circolo Le posso dire che lo scorso anno alla prima giornata del campionato di Serie A2 a Mestre, presso il Green Garden, ci si è trovato in una situazione simile a quella di domenica scorsa e cioè la squadra ospitante aveva dichiarato di giocare all'aperto, ma a causa del perdurare della brutta stagione, credo, i campi non erano agibili e la dirigente del Green Garden ci ha chiesto di giocare indoor. Noi non abbiamo fatto alcuna piega e abbiamo accettato di giocare per non penalizzare il Circolo ospitante, peraltro capeggiato da persone cordiali e squisite, questa è stata la nostra impressione. Avremmo potuto rifiutarci di giocare e vincere la partita a tavolino, non l'abbiamo fatto. Domenica scorsa eravamo nelle stesse condizioni, soltanto che questa volta non vi era a disposizione il campo di riserva e fuori, a causa della pioggia, non si poteva giocare.
Come detto nella prima mail, ci siamo rimessi alle decisioni del GA. il G.A che, viste le condizioni avverse del tempo, avrebbe dovuto chiedere di giocare nel campo di riseva già alle 10, ma di concerto con tutti si è scelto di aspettare per cercare di disputare l'incontro. Alle 12 vista l'impraticabilità dei campi e la nno disonibilità del campo di riserva il GA ha decretato chiuso l'incontro.
Tengo a dirLe, inoltre, che il dirigente del Sarnico cii ha definiti, parlando al telefono con non so chi, "zingari da terzo mondo"! E noi che li abbiamo accolti con tanto di manifesti di benvenuti a dirigenti e giocatori.
La saluto cordialmente e grazie per la risposta data.
Rosario Sciacca."
Questo quindi lo scambio di e-mail che, dietro autorizzazione dell'interessato, ho scelto di pubblicare per una maggiore informazione dei nostri lettori. Se, leggendo queste righe soprastanti, qualsiasi addetto ai lavori (e non) voglia intervenire nel dibattito gli daremo senza problemi lo spazio necessario alla replica. Per scrivere alla redazione mandate una e-mail a [email protected] .