Peccato per Seppi! Super Volandri; Cipolla e Fabbiano ok.

Inserito il 4 agosto 2008 16:04 da Redazione editoriale in Editoriali
Solito appuntamento settimanale con l'editoriale di Diego, che ci mostra i lati positivi e i lati negativi della settimana appena trascorsa in chiave azzurra.

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Filippo Volandri

Dici master series sul cemento nord americano e ti vengono i brividi; dici master series sul cemento nord americano e temi, da italiano, che il martedì sera sarai già li a dire “tutti a casa, di nuovo”.

Il cemento, già. Per un bergamasco come me il cemento significa edilizia, case; per un bergamasco appassionato di tennis come me? Bhe, ha lo stesso significato perché su quel materiale proprio i nostri ragazzi non vogliono, non riescono a sfondare.

Ma lo stesso vale per tutta l’Italia del tennis, tutti con lo stesso pensiero, con gli stessi fantasmi e non fanno eccezione i nostri campioni della racchetta che, pur avendo in mano non un badile ma appunto una racchetta da tennis, non riescono proprio su questa superficie a farci brillare gli occhi di gioia.

Questa volta, almeno questa volta, le premesse per un torneo di primissimo livello c’erano tutte ma restiamo di nuovo con un urlo strozzato in gola per troppo tempo nonostante ottime prove che, per l’ennesima volta, con un pizzico di fortuna o di cattiveria di più, avrebbero lanciato i nostri verso orizzonti inaspettati, ma sperati.

Archiviata l’amara parentesi di Toronto, il migliore azzurro è stato senza dubbio Andreas Seppi che è riuscito ad arrivare fino al terzo turno sconfiggendo (e bene) l’ostico Feliciano Lopez 7-5 7-5 e il ceco Berdych 5-7 7-5 7-5. L’ostacolo verso i quarti di finale aveva il passaporto serbo e il computer dell’ATP lo fissa alla posizione numero 3 del ranking mondiale: Novak Djokovic. Dopo uno splendido avvio che risvegliava in noi i sogno più nascosti (break di Andreas e 1-0), l’azzurro crollava sotto i colpi dell’avversario che lo sovrastava con un perentorio 6-1 6-2. un Andreas troppo brutto per essere vero che nel secondo parziale doveva anche ricorrere all’aiuto del fisioterapista; insomma, forse l’occasione era buona, ma certamente Andy non era al 100% perchè non è proprio il tipico giocatore che nei momenti crisi chiama l’aiuto medico pur non avendo nulla in quanto ragazzo onesto ed estremamente corretto.

Djoko aveva estromesso al secondo turno anche un altro azzurro, Simone Bolelli, che ancora una volta non ha saputo sfruttare l’occasione; infatti il serbo è parso piuttosto spento ed estremamente falloso per poi estrarre dal cilindro la propria classe solamente nei due tie break (entrambi vinti a 2). Simone per l’ennesima volta lotta alla pari contro un top player (le uniche palle break del primo set le ha avuto a disposizione lui, ben 8!) ma non raccoglie nulla. Forse sarebbe ora di invertire la tendenza.

Il bolognese al primo turno aveva avuto la meglio sul sudafricano Anderson, non un cliente facile su questi campi, superato 6-3 7-6 (1).

Un’altra piacevole sorpresa presente nel tabellone principale è stato Andrea Stoppini il quale conferma il momento splendido di forma che sta attraversando in questa trasferta USA. Andrea, superate brillantemente le qualificazioni (6-4 7-5 a Matsui e 6-4 6-4 a Clement) si deve arrendere purtroppo al primo turno al bombardiere di casa Isner che lo batte 7-6 (2) 6-3 in un incontro equilibrato e dominato dai servizi e nel quale l’americano ha messo a segno ben 17 ace conquistando un impressionante 39 su 39 con la prima palla di servizio. Ottimo comunque l’azzurro che esce da questo torneo con molte consapevolezze in più del proprio valore.

Il challenger nostrano disputato nello splendido circolo di Cordenons ha vissuto un’altra parentesi felice del miracolo sportivo di Filippo Volandri; il livornese dopo la vittoria di San Marino, conquista il suo secondo titolo consecutivo in un torneo non semplice e partendo ancora da non testa di serie. In una finale giocata ottimamente Volandri ha la meglio su Hernandez per 6-3 7-5 e il risultato poteva essere ancora più netto visto il vantaggio di 5-2 nel secondo parziale. Se la settimana precedente era un indizio ora ne abbiamo la quasi certezza, Filo è tornato! Questo fa certamente immenso piacere a tutti noi appassionati di tennis azzurro ma vien da chiedersi cosa sia realmente successo in quel momento nel quale Filo perdeva anche da turisti della racchetta. Troppo semplice dire che il ginocchio sia guarito in quanto sembrava che la carriera fosse addirittura a rischio; e allora quale è la verità? Sinceramente mi piacerebbe che il ragazzo o qualcuno del suo entourage possa darci una spiegazione visto che quando le cose non andavano ci si è affrettati a dare il “triste” annuncio in una conferenza stampa quasi a giustificazione delle sconfitte che sarebbero arrivate da li a poco.

Prima della finale Volandri aveva sconfitto nell’ordine: Rosol, Minar, Gabashvili e Alves.

Delusioni a grappoli invece per gli altri azzurri in tabellone che hanno tutti perso al primo turno: Starace, tds 1, ha lasciato spazio al non irresistibile Huta Galung (3-6 3-6), Di Mauro ha perso nettamente da Meffert (1-6 3-6), Ianni, bravo a qualificarsi, si è arreso al forte Minar (3-6 3-6), Trevisan ha perso l’ennesimo match lottato contro il qualificato Genaro-Martinez (4-6 6-3 5-7), Naso da prova per l’ennesima volta di attraversare un momento di crisi perdendo da Gimeno-Traver (4-6 3-6) ed infine Crugnola si arrende subito allo spagnolo Riba (4-6 4-6).

Nelle qualificazioni, oltre al già citato Ianni, da sottolineare le belle ma sfortunate prove di Comporto e di Matteo Viola, sconfitti entrambi al turno decisivo.

Ottime notizie anche dalla Finlandia, più precisamente da Tampere, dove Flavio Cipolla proprio nella settimana con la pesante cambiale di Trani in scadenza, riesce, almeno in parte, a non perdere punti e posizioni: per il romano infatti splendido torneo che l’ha visto protagonista fino alla finale purtroppo persa contro il francese Montcourt (2-6 2-6); nei turni precedenti vittorie su Gensse, Juska, Kubot e Recouderc.

Altri due azzurri erano in tabellone: Paolino Lorenzi che dopo la netta vittoria sul qualificato Kunnap ha ceduto in lotta al francese Prodon (2-6 7-6 (5) 3-6) e Simone Vagnozzi che dopo aver battuto Zib al primo turno si è fermato di fronte alla prima testa di serie, il ceco Hernych, al secondo turno.

Poca gloria dagli altri challenger della settimana: a Vancouver D’Agord e Biasella si arrendono al turno decisivo di qualificazione mentre Gualdi perde al secondo; nella russa Saransk ennesima delusione per Arnaboldi fermato subito dall’ucraino Sergeyev 6-7 (4) 5-7; a Timisoara in Romania, infine, bellissima vittoria di Petrazzuolo al primo turno su Cruciat (151 del mondo) per 7-6 (5) 7-5, un altro rumeno, il talentuoso Mergea, lo estromette però al secondo turno sconfiggendolo 6-4 3-6 6-2. Lo stesso Mergea aveva battuto l’altro azzurro in tabellone, Burzi, al primo turno 4-6 6-4 6-2.

L’ennesima vittoria nei tornei future arriva da La Spezia e a scrivere il proprio nome nell’albo d’oro è il giovane Fabbiano (seconda vittoria stagionale) che sconfigge in finale Marco Viola 6-4 6-2.

IL PAGELLONE:

VOLANDRI: 8 – A questo punto possiamo dirlo che, avvolto dal mistero, Filo è tornato e questo può solo che fare al nostro movimento. Il primo passo sarà tornare nei 100 poi vedremo partita dopo partita. BENTORNATO!

CIPOLLA: 8 – Altra splendida settimana per Flavio che gli permette di guardare al resto della stagione col sorriso sulle labbra e con la consapevolezza di avere ancora molto da dare. È tornato in forma proprio in prossimità delle quali US Open, speriamo si (e ci) regali un sogno. OTTIMO.

FABBIANO: 8 – Lo vorremmo vedere protagonista almeno nei challenger ma per il momento, dopo un periodo nero, accontentiamoci della seconda vittoria future stagionale. CHE SIA SOLO L’INIZIO.

SEPPI: 8 – Due splendide vittorie in lotta e una partita irriconoscibile contro Djokovic condizionata però da problemi fisici; torna nei pressi della tds per lo slam americano. BENE COSI’

STOPPINI: 7,5 – Vado contro ai mie principi visto che avevo scelto di non dare più voti ad Andrea; ma con questo vorrei solo fargli capire che sono imparziale e non voglio mai offendere nessuno… se ti meriti un 4 è giusto accettarlo come è facile e giusto gioire dei bei voti. Ottimo momento, primo MS in carriera, speriamo la ciliegina sia la qualificazione nello slam. IN FORMISSIMA.

BOLELLI: 7 – Buona vittoria contro Anderson, ottima prova contro Djoko; ma ora sarebbe giunto il momento di sfruttare le occasioni altrimenti sarà una carriera costellata dalle occasioni perse. SPRECONE.

PETRAZZUOLO: 6,5 – Bellissima vittoria su Cruciat; peccato abbia fallito la prova del nove ma Mergea è da prendere sempre con le pinze. OTTIMO GREGARIO.

LORENZI: 6+ - Vittoria facile al primo turno e lotta sfortunata contro un signor avversario al secondo turno. POSITIVO.

VAGNOZZI: 6 – Si ferma contro un Hernych che pare essere tornato su buoni livelli. SUFFICIENTE.

IANNI: 6 – Raggiunge la qualificazione ma nulla può contro il forte Minar. Forse a Stefano, ora che sembra tornato in discreta forma, farebbe bene qualche future per inanellare punti e fiducia.

TREVISAN: 5 – Ennesima sconfitta in un match lottato alla grande per Matteo. Peccato i punti siano ancora zero ma sembra che stia piano piano tornando. PICCOLI SEGNALI DI RISVEGLIO.

CRUGNOLA: 5 – Dopo settimane incredibili su una superficie non sua ci sta una sconfitta da un esperto di questi campi; ora forse sarebbe il caso di tentare di raccogliere qualcosa su altre superfici. PICCOLO STOP.

BURZI: 5 – Peccato in questo periodo non riesca più a ingranare e vincere come poco tempo fa. DA RIVEDERE.

DI MAURO: 4,5 – Brutta sconfitta ma dopo le buone prove delle scorse settimane e vista la lunga inattività ci sta una partita no. SI RIPRENDERA’.

STARACE: 4 – La finale di San Marino ha lasciato il segno ma rinunciare ai soldi e ai punti dei MS per perdere al primo turno da Huta Galung… CONFUSO.

NASO: 4 – Quinta sconfitta consecutiva al primo turno per il siciliano; l’estate non ci sta regalando quello che invece doveva essere un protagonista atteso. NASO…OTTURATO.

ARNABOLDI: 4 – Il future rumeno sembrava averci restituito un Andrea brillante; la fredda Russia lo riporta sulla terra. BRUSCO ATTERRRAGGIO.


Altri: Marco Viola: 7, Bramati: 6,5, D’Agord: 6, Matteo Viola: 6, Comporto: 6, Biasella: 5,5

Diego Stocchi


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