Sul cemento americano tonfi che fanno male; Filo resuscita a S.Marino e Marrai vola!
Inserito il 28 luglio 2008 00:29 da Redazione editoriale in Editoriali
Solito editoriale settimanale di Diego Stocchi che analizza la settimana appena trascorsa dei tennisti azzurri.Tomas Tenconi
È di breve durata il primo dei due master series nord americani sul cemento per il colori azzurri. Chi si aspettava che gli stop di Andreas e Simone fossero stati rigeneranti in vista di questi importanti appuntamenti si sbagliava e ancora una volta l’Italia torna a casa con un pugno di mosche.
Inutile eleggere a causa di queste debacle il sorteggio difficile in quanto in un MS, se non sei testa di serie, non puoi pretendere di avere un tabellone agevole e facile. Devi semplicemente dare l’anima, buttarti anima e corpo verso l’ostacolo e fare l’exploit che serve per raggiungere posizioni in classifica che sogni, che vuoi ottenere.
Noi no, mai. Già perché non appena l’urna fa la sua parte capiamo già come il torneo durerà poco per i nostri ragazzi e poi, puntualmente, la previsione si avvera. Non siamo pessimisti, semplicemente abituati; abituati al fatto che i nostri sono molli e si fermano spesso alla prima avversità. Acasuso al terzo turno, Cilic nei quarti di finale, Simon in semifinale (!!!) battendo il re, tre nomi che devono insegnare, devono fare capire quanto possa bastare lottare e crederci per raggiungere traguardi inaspettati ma obbligati se vuoi diventare grande.
La Toronto dell’Italia si spegne subito: sono bastati un Wawrinka pessimo e uno Youzhny mediocre per estromettere nell’ordine Simone Bolelli (partita orrenda la sua, 4-6 6-7 (4) il finale) e Andreas Seppi (orribile al servizio Andy come negli altri fondamentali 6-7 (1) 2-6 il punteggio); e gli altri? Ci sarebbe stato Potito, entrato in tabellone ma cancellatosi per giocare San Marino ma queste sono storie vecchie, di provincialismi esasperati, di programmazioni che non ti faranno mai diventare grande, c’è stato a sorpresissima nelle qualificazioni Gualdi, senza ranking ed entrato come alt ma subito estromesso 0-6 4-6 da Dustov, degli altri nessuno con l’unico ampiamente giustificato Stoppini che avrebbe senz’altro fatto le qualificazioni ma ha dovuto rinunciarvi per essere arrivato in finale a Aptos, una dolce rinuncia quindi.
Per cercare (e trovare) gioie tricolori dobbiamo aggrapparci al challenger “di casa”, quello della Repubblica di San Marino che ci ha regalato la piacevolissima sorpresa del ritorno alla vittoria di Filippo Volandri.
Filo è arrivato all’atto finale superando avversari in forma ed ostici sulla terra rossa e questo è un segnale estremamente positivo dopo lunghe settimane grigie; per il livornese vittorie in rimonta su Galvani (2-6 6-2 6-3) e su Hernandez, Montanes e Troicki. Nella finale contro l’amico Potito Starace abbiamo ammirato un Filippo brillante che è salito in cattedra dopo aver perso il primo set 5-7 e si è imposto 6-4 6-1 facendo intravedere possibilità e speranze di un suo ritorno verso posizioni che più gli competono.
La finale è stata piacevolissima da vedere e i due azzurri si sono dati battaglia mostrando un ottimo gioco con Poto che è crollato nel terzo e decisivo set.
Potito aveva raggiunto la finale brillantemente e senza perdere nemmeno un set (Dabul, Di Mauro, Berlocq e Cipolla le sue “vittime”) come da pronostico visto che sembra finalmente tornato in forma e sui suoi livelli abituali.
Onore ai due contendenti dunque anche se vederli lottare per il challenger di San marino mi ha fatto brillare gli occhi: i due, infatti, una volta si giocavano la posizione di numero 1 d’Italia in ben altri lidi.
Ottimo anche il torneo del romano Cipolla che, in un momento nel quale è alla ricerca disperata di punti, issandosi fino alla semifinale recupera un buon bottino che gli permette di vivere sonni tranquilli in vista delle pesanti cambiali in scadenza. Per Flavio ottime vittorie su Ramirez-Hidalgo, Ferreiro e Bozoljac anche se gli va appuntato il solito difetto di complicarsi un po’ troppo la vita quando sembra volare: Contro il brasiliano infatti dopo aver servito per il set si è fatto rimontare prima fortunatamente di chiudere comunque a proprio vantaggio; contro Bozo da 5-2 avanti del terzo set (con 2 match point a disposizione) si è fatto agguantare, ha dovuto annullare 2 palle match al tie break prima di trionfare 8-6, mentre con Potito ha commesso un doppio errore fatale sul 30-30 del 4-5.
Per gli altri poca gloria: già detto di Galvani, per Di Mauro prima di cedere a Starace vittoria in tre set su Vagnozzi (qualificato), Bracciali, wild card, cede subito a Bozoljac, mentre Azzaro (qualificato anch’esso) lascia strada a Hrbaty perdendovi in tre set.
Nelle qualificazioni, a parte i sopra citati, si sono messi in evidenza Burzi (fuori al turno decisivo da Azzaro), Simoni che cede al terzo turno a Checa Calvo dopo una lotta impressionante e l’altra sorpresa Marco Viola che arriva fino al turno decisivo nel quale mette non poco in difficoltà Vagnozzi. Delusioni principali Fabbiano, Vanni e Di Meo, tutti fuori al secondo turno.
Altro challenger europeo sul rosso si è disputato a Medjugorje ma non c’è stato nessun miracolo purtroppo per i nostri ragazzi che hanno perso tutti al primo turno. Francesco Piccari ha lottato ma ceduto il passo a Sanchez de Luna, Naso si è ritirato quando aveva in pratica perso il primo dal francese Recouderc mentre Brizzi ha perso facile da Jan Minar.
Altre gioie arrivano dai challenger degli Stati Uniti, più precisamente da Lexington, torneo nel quale ancora una volta si è messo in evidenza Andrea Stoppini che dopo aver superato brillantemente Ebelthite e Koniecko si è arreso all’astro nascente del tennis mondiale, l’indiano Devvarman, il quale sta salendo di gran carriera nel ranking vincendo partite su partite. Per Andrea una sconfitta comunque che non lascia l’amaro in bocca in quanto gli ha “permesso” di volare a Cincinnati per le qualificazioni del master series.
Nelle qualificazioni da segnalare la sconfitta al turno decisivo di Da Col (che a sua volta aveva superato al secondo D’Agord); per Alessandro a parziale consolazione la vittoria ottenuta nel torneo di doppio in coppia con Stoppo.
Immancabili le soddisfazioni a livello future, tornei nei quali quest’anno stiamo facendo incetta di vittorie: Matteo Marrai raggiunge quota dieci vittorie consecutive e fa suo anche Georgia F2 sconfiggendo in finale il transalpino Roche 6-3 6-4 (e trionfando anche nel doppio in coppia con Pavlos) mentre a Modena in una finale tutta azzurra la vittoria finale va a Tenconi che mette il suo quarto sigillo stagionale in questa categoria di tornei sconfiggendo in finale l’ottimo Torresi 6-4 6-2.
Da ricordare che Arnaboldi sarà impegnato nella giornata di lunedì nella semifinale del future locale rinviata a causa della pioggia.
IL PAGELLONE:
VOLANDRI: 9 – Dopo le paure, i malumori e le sconfitte delle scorse settimane lo ritroviamo in grande spolvero nella Repubblica di San Marino; trionfa sconfiggendo gente come Hernandez, Montanes e Starace che sulla terra non sono certo avversari qualsiasi; speriamo sia la fine della crisi e l’inizio di una nuova vita tennistica per Filo. SPLENDIDAMENTE RESUSCITATO!
STARACE: 8,5 – Inutile dire che avremmo preferito vederlo oltre oceano ma Poto è così prendere o lasciare. Manca il terzo successo a San Marino solo perché si è trovato di fronte un Volandri super. BRAVISSIMO!
MARRAI: 8,5 – Sarà anche vero che in Georgia non c’erano Djokovic o Nadal ma 10 vittorie consecutive bisogna pur sempre farle e non è da tutti. I top 300 sono ormai raggiunti e a distanza di un anno il miglioramento nel ranking è di quasi 400 posti; ora lo aspettiamo in tornei ben più prestigiosi. STREPITOSO!
TENCONI: 8,5 – Quattro vittorie, tre semifinali e una sconfitta in finale; grazie a questa stagione sta tornando verso il tennis che conta, speriamo presto di vederlo in qualche challenger. GRANDIOSO!
CIPOLLA: 7,5 – Di certo non lo troveremo nella pubblicità del “ti piace vincere facile?” ma vederlo in semifinale in un torneo con il campo di partecipazione così alto può solo che fare immenso piacere. THRILLER…
ARNABOLDI: 7,5 – Indifferentemente dal risultato che otterrà domani fa bene oltre che piacere vederlo tornare a vincere qualche partita. FINALMENTE!
TREVISAN: 7 – Finalmente dopo mille sfortune ecco Matteo far tornare a parlare di se; peccato che in semifinale abbia perso un match in pratica vinto ma probabile abbia pagato la stanchezza dopo una lunga inattività. BENTORNATO!
F. TORRESI: 7 – Di lui si parla sempre poco ma la stagione in corso è da incorniciare per Federico che si avvicina sempre di più al proprio best ranking.
SIMONI E MARCO VIOLA: 7 – Il primo è il numero 949 del mondo, il secondo 896 e dopo 3 lotte incredibili per poco non si qualificano in quel di San Marino. SOGNO… SFIORATO.
DI MAURO: 6,5 – Un secondo turno fermato dallo strepitoso Poto di questo periodo; era difficile aspettarsi di più visto il tabellone. SUFFICIENTE.
VAGNOZZI: 6 – Piccoli segnali di ripresa per Simone: si qualifica e lotta strappando un set a Di Mauro, ora però bisogna proseguire su questa strada. SPIRAGLIO DI LUCE.
GALVANI: 5,5 – Perde avanti di un set e di un break da un Volandri in versione deluxe; peccato ma non demerita. BENINO.
AZZARO: 5 – Ultimamente è sempre bravo nel superare le qualificazioni ma nel main draw viene puntualmente sconfitto da un avversario da battere. MEDIOCRE.
BURZI: 5 – Dopo risultati estremamente positivi si è un po’ fermato non riuscendo ad avere quella continuità di risultati che può fargli fare il salto di qualità. FRENATA.
VANNI: 5 – Peccato, dopo aver tanto raccolto nei future ora serve l’exploit in un challenger per lanciarsi definitivamente; poteva essere l’occasione buona ma cede a uno straordinario Marco Viola. RIMANDATO.
F. PICCARI: 5 – Lotta ma non basta; peccato ma sono certo che farà ancora qualche passo di miglioramento prima del finale di stagione. CORAGGIO FRA!
FABBIANO: 4 – Se riceve una wild card nel main draw perde al primo turno, se tenta la via delle quali non le supera… Il tempo passa e la stagione è tutt’altro che positiva. BOCCIATO!
DI MEO: 4 – Forse a certi livelli il talento non basta per superare gli ostacoli ma serve anche lavoro, tanto lavoro. ACERBO.
BRIZZI: 4 – Altra brusca frenata; di questo passo il ragazzo resterà sempre a cavallo delle attuali posizioni. PECCATO.
SEPPI: 4 – Decide di giocare Gstaad come allenamento (difendeva la finale) e perde male al primo turno; rinuncia a Kitz per preparare Toronto; va a Toronto e perde giocando malissimo e servendo malissimo. DEVO AGGIUNGERE ALTRO?
BOLELLI: 4 – Wawrinka l’ha battuto giocando male ma Simone è riuscito a fare di peggio. La speranza è che sia solo un brutto stop ma certo è che l’azzurro a volte sembra sempre portarsi dietro vecchi difetti che non riesce proprio a migliorare. MALISSIMO.
NASO: S.V. – Non conosco il reale motivo del ritiro, spero non sia nulla di grave. IN BOCCA AL LUPO.
Diego Stocchi