Settimana più azzurra che mai
SETTIMANA PIU’ AZZURRA CHE MAI!
Mai come questa settimana il nome della mia rubrica pare più azzeccato: “la settimana azzurra”, così possiamo definire quella appena conclusa imbottita di trionfi, di finali, di semifinali e di ottime qualificazioni a tutti i livelli.
Umago ci restituisce un Fabio Fognini in grande spolvero il ligure infatti dopo la semifinale di Varsavia, la vittoria di Torino e la bellissima prestazione in Svezia contro Soderling, riesce ad issarsi fino alla semifinale nella quale perde però un po’ troppo nettamente contro Verdasco come già con Davydenko in Polonia. Il 6-1 6-3 in favore dello spagnolo è infatti punteggio severo perché ci sta di perdere contro certi avversari ma a maturità raggiunta ci si aspetta da Fabio ben altra lotta. Il ligure prima dello stop aveva sconfitto senza alcun problema Berankis (6-3 6-2), Volandri (6-4 6-4) e Moya (6-4 6-3).
Per il sopraccitato Volandri arriva finalmente una vittoria dopo 7 sconfitte consecutive al primo turno: lo sconfitto è il connazionale Cipolla, forse in crisi quanto lui, con il punteggio di 6-1 6-4 in un match che, almeno all’inizio, ci ha restituito il Filo che quasi tutti conoscono capace di mostrare un gioco spumeggiante. Il livornese si è però spento col passare dei games fino a rischiare di nuovo la rimonta e la sconfitta; il match è girato intorno ad un nastro fortunato per Filo che avrebbe regalato il break (forse decisivo) al romano nel secondo parziale.
Due azzurri sono stati bravi nel qualificarsi: Francesco Piccari però sconfitto subito alla sua prima apparizione in un main draw ATP dal croato Karanusic (2-6 2-6) e Gianluca Naso che ancora una volta come già in troppe altre occasioni gioca un’ottima partita per poi perdere sprecando molte occasioni; l’avversario è il serbo Pashanski e il punteggio finale di 3-6 6-2 6-7 (9) lascia tanto amaro in bocca soprattutto se pensiamo che il siciliano ha sprecato 5 match point dei quali 3 consecutivi; non bisogna essere disfattisti ma avanti di questo passo Naso non raggiungerà mai le posizioni che contano.
Da segnalare, infine, che nelle qualificazioni era presente anche Vagnozzi, sconfitto nettamente al turno decisivo dal francese Montcourt.
A Kitzbuhel in Austria, archiviato il ritiro di Seppi a tabellone compilato (sarebbe stato tds n. 1), abbiamo avuto il piacere di constatare il piacevole ritorno ai livelli che gli competono di Potito Starace. Il campano dopo un deludente avvio di stagione condizionato anche dalla squalifica per scommesse aveva già dato segnali di ripresa con i quarti di Bastad e nel torneo austriaco che già l’aveva visto sfortunato finalista lo scorso anno (battuto da Monaco) si è issato fino alla semifinale sconfiggendo nettamente Giraldo, Koellerer e Schwank ai quali ha concesso solo 13 games totali senza perdere neppure un set; nel penultimo atto del torneo si è fermato di fronte all’idolo di casa Melzer prima riuscendo a rimettere in piedi un match perso recuperando da 4-6 3-5 fino a vincere il tie break del secondo set 8-6 annullando un match point e poi perdendo un match quasi vinto (1-0 e servizio nel terzo) a causa di tre giochi folli che hanno permesso all’austriaco l’allungo decisivo nel terzo parziale fino al 6-3 finale. Torneo comunque ottimo di Potito che finalmente sta tornando a far parlare di se anche se purtroppo per lui la stagione del rosso non durerà ancora troppo; contro Melzer ha pagato un calo di concentrazione quando forse credeva di avere incamerato l’incontro ma c’è da dire che l’avversario, forse caricato dal pubblico amico, ha giocato dei punti pazzeschi.
Ad Amersfoort in terra olandese Alberto Brizzi, approfittando di un tabellone zoppo di qualificazioni, riesce per la prima volta in carriera a conquistare il main draw di un torneo ATP sconfiggendo l’orange Schoorel ma nel tabellone principale deve subito arrendersi a Vassallo Arguello che lo sconfigge 6-4 6-3 in un incontro che ha visto il bresciano sfruttare una sola delle 13 palle break concessegli. Per Alberto il solito discorso che ormai è una costante: vince un match e perde il successivo sprecando una marea di occasioni; ho sempre sentito parlare bene di questo ragazzo ma a 24 anni è arrivato al punto di decidere “cosa farà da grande” perché così facendo il morale non sarà di certo al massimo e non potrà essere un aiuto per le prossime avventure.
Nessun azzurro ai nastri di partenza del torneo di Indianapolis nel quale avrebbe dovuto esserci Simone Bolelli che si è cancellato prima della chiusura delle liste.
Il torneo di challenger nostrano in quel di Rimini ci regala enormi gioie in un brillante mix di “vecchietti” tornati alla ribalta e di giovani talenti in via di esplosione. E’ stata una favola quella di Walter Trusendi che, partito dalle qualificazioni, é riuscito nell’impresa di raggiungere la finalissima sconfiggendo nell’ordine: Junaid, Menendez, Galvani e Di Mauro e fermandosi all’ultimo atto solo di fronte all’argentino Junqueira (gentilmente invitato dagli organizzatori) che lo ha sconfitto 4-6 3-6. Una piacevole sorpresa quella del toscano ma, per chi lo conosce bene, nemmeno più di tanto; era da tempo infatti che ci si aspettava l’esplosione del ragazzo ritenuto dagli addetti ai lavori uno degli azzurri con più futuro. Ora viene il bello per Walter in quanto, si sa, sorprendere è facile ma confermarsi è ben più difficile.
Brillante torneo anche per Di Mauro che conferma i miglioramenti dal rientro, Alessio prima di arrendersi in semifinale allo scatenato connazionale aveva avuto la meglio su Lorenzi, il rumeno Gard e l’altra sorpresa azzurra del torneo ovvero quel Marco Crugnola del quale avevamo un po’ perso le tracce ma che ultimamente sta dando prova di rientrare nel giro che conta e lo sta facendo sulla terra rossa che non è di certo una delle sue superfici preferite (per lui vittorie su Ferreiro e Masson nel Md al quale è approdato dalle qualificazioni). Buon torneo anche per Galvani e Petrazzuolo i quali dopo le vittorie al primo turno su Sanchez de Luna e Sidorenko si sono sfidati al secondo turno e ad avere la meglio è stato Stefano che ha poi dovuto arrendersi a Trusendi nei quarti.
Positivo torneo per Vanni che da LL ha sconfitto Van Gemerden prima di alzare bandiera bianca non senza lottare contro Junqueira (5-7 3-6) in formissima in queste settimane.
Subito fuori al primo turno Di Meo (3-6 2-6 dallo stesso Junqueira), Azzaro (bravo a qualificarsi ma non altrettanto contro Bemelmans; Leo perde infatti un match in pratica vinto per 6-4 6-7(3) 3-6) il brillante qualificato Grassi (primo challenger della carriera per lui e sconfitta 4-6 3-6 da Ouahab) e i deludenti Arnaboldi (0-6 2-6 da Villagran) e Fabbiano (3-6 5-7 da Bozoljac).
Oltre ai già citati qualificati, da segnalare la presenza nelle quali anche di Trevisan, sconfitto da Azzaro al secondo turno, e di Aldi che non è sceso in campo per un malore.
Ottime notizie giungono anche dagli Stati Uniti e più precisamente da Aptos torneo nel quale Andrea Stoppini, dopo due sconfitte al primo turno, riesce brillantemente a raggiungere la sua terza finale challenger della carriera. Purtroppo la vittoria non arriva perché alla fine Andrea viene sconfitto da Kim 5-7 1-6 ma resta comunque l’ottimo torneo disputato e una base sicura e positiva dalla quale partire.
Nello stesso torneo ottimo Da Col che lotta alla grande contro Jenkins al primo turno ma purtroppo deve arrendersi 5-7 7-6 (2) 2-6.
Sconfitta al primo turno di Burzi sul cemento di Manta (Ecuador) per mano dello spagnolo Alcaide (3-6 3-6) e di Alessandro Piccari (che supera brillantemente le qualificazioni) nella tedesca Oberstaufen per mano di Pospisil (2-6 2-6). A Manchester sull’erba Max Dell’Acqua cercava un rilancio definitivo verso il tennis che conta ma dopo aver sconfitto Desein viene letteralmente travolto (indoor a causa della pioggia) da Rehnquist (2-6 0-6) e vede sfumare quasi definitivamente le possibilità di raggiungere l’obiettivo delle qualificazioni agli US Open. Nello stesso torneo subito fuori nelle qualificazioni Iannuzzi.
Non sono mancate le soddisfazioni a livello future tornei nei quali l’Italia torna a raccogliere successi grazie a Federico Torresi trionfatore in Germania F11 sul tedesco Stauder (2-6 6-4 7-5) e a Matteo Marrai che in Georgia F1 sconfigge in finale il serbo Savic 3-6 6-4 6-4 e prosegue nel suo costante miglioramento in classifica.
A Palazzolo in Italia F22 ottimi Falgheri e Matteo Viola: il primo, partito dalle qualificazioni, cede al connazionale in semifinale mentre Matteo si deve arrendere a Hornazabal nella finalissima non senza lottare; 4-6 6-3 4-6 il punteggio finale.
Un’altra sconfitta in finale arriva dal Paraguay dove nell’F2 locale Daniel Lopez si ferma in finale sconfitto 6-1 1-6 1-6 da Amado.
IL PAGELLONE:
TRUSENDI: 8,5 – Era da un po’ che ci si aspettava la sua esplosione ed eccolo qui: dalle qualificazioni fino alla finale di Rimini! SUPERLATIVO.
MARRAI: 8,5 – Sarà pure la sperduta Georgia ma non è facile vincere in nessun torneo, a nessun livello; Matteo conquista il secondo titolo e sale ancora nel ranking, le qualificazioni australiane non sono solo in miraggio. BRAVISSIMO!
F. TORRESI: 8,5 – Anche per Federico secondo titolo ITF; un’onesta carriera quella del marchigiano senza picchi troppo alti ma che a 28 anni sta vivendo le prime gioie. COMPLIMENTI.
STARACE: 8 – Quello che in Svezia poteva essere un indizio, dopo Kitz è diventato una prova, Poto è tornato! Peccato solo aver buttato un match vinto dopo averlo in pratica perso… FINALMENTE!
FOGNINI: 8 – Dal rientro dall’infortunio Fabio ha inanellato tanti risultati brillanti. Ora manca l’acuto a livello ATP e magari bisogna cambiare l’atteggiamento in certe occasioni. SI SALE!!!
LOPEZ: 8 – Dopo tanto penare l’aria di casa l’ha fatto finalmente decollare. Una semifinale, una finale e ora aspettiamo il primo titolo. FINALMENTE!
DI MAURO: 7,5 – Sta tornando il rematore brillante che tutti conosciamo, speriamo continui così e tornerà presto dove ha lasciato. BRILLANTE.
CRUGNOLA: 7,5 – Si qualifica, supera il 140 del mondo sul suo terreno preferito, recupera prima da 1/5 poi da 3/6 nel tie break contro Masson e si arrende solo a Di Mauro nei quarti. SUPER CRUGNO!
GALVANI: 7 – Continua il momento positivo di Stefano che si arrende solo di fronte al rullo compressore Trusendi. PERIODO OK.
MATTEO VIOLA: 7 – Ottima settimana anche per Matteo che conferma la brillante stagione che sta attraversando. BRAVO.
VANNI: 6,5 - Perde in quali quando forse sapeva già di essere ripescato, passa un turno e lotta alla grande contro uno dei giocatori più in forma del momento a questo livello. CONFERMA.
PETRAZZUOLO: 6,5 – Ottima la netta vittoria su Sidorenko. Peccato esca subito al secondo turno ma anche Giancarlo piano piano sale e chissà dove potrà arrivare. POSITIVO.
VOLANDRI: 6 – Di fiducia. Dopo una serie impressionante di sconfitte al primo turno mai vissuta in carriera arriva una vittoria per il morale. SPRAZZI DI FILO.
F. PICCARI: 6 – Voto di stima per il primo main draw ATP in carriera; da lui non ci aspetta mai l’America ma a piccoli passi si migliora sempre di un po’. DA APPLAUSI.
BRIZZI: 6 – Come per Piccari attestato di stima per la sua “prima volta” ma ancora una volta non si dimostra pronto per sfruttare determinate occasioni. DISCONTINUO.
GRASSI: 6 – Per la prima volta calca le scene in un tabellone principale challenger qualificandosi prima di perdere da un esperto di questi campi. BENVENUTO NEL TENNIS CHE CONTA!
A. PICCARI: 6 – Sta cercando di rientrare dopo le mille sfortune della propria carriera; già la qualificazione raggiunta è un segnale più che positivo. IN BOCCA AL LUPO ALE!
DA COL: 5,5 – Da spesso l’impressione di non raccogliere quanto semini e anche stavolta cede a un ben più quotato avversario solamente al foto-finish. ALLA PROSSIMA.
NASO: 5 – Bravo nella qualificazione e nella lotta al primo turno ma la sua carriera rischia di essere un’ombra costellata dalle occasioni sprecate. SCIUPONE.
AZZARO: 5 – Bravo a qualificarsi ma disastroso nel perdere un incontro in pratica già archiviato. THRILLER.
DI MEO: 5 – Dicono che abbia un tennis fantastico, che sia un po’ pazzerello ma brillante, che voglia entrare nei 200 a breve; glielo auguro ma ci vorrebbe più lotta in certe partite per raggiungere certi obiettivi. ALLA PROSSIMA.
BURZI: 5 – Viaggiare alla ricerca di punti preziosi è una caratteristica positiva che dovrebbero avere tutti; peccato che a volte il coraggio non venga ripagato. RIMANDATO.
VAGNOZZI: 5 – Ci prova di continuo ma si ferma ancora una volta al turno decisivo. ALTRO STOP.
LORENZI: 5 – Non me ne voglia il buon Paolo che stimo molto ma dopo Alessandria invece di confermarsi non ne ha più imbroccata mezza… MOMENTO NO.
FABBIANO: 4,5 – Lotta, è vero, ma da Roma non ne azzecca proprio una. MAMMA MIA…
CIPOLLA: 4 – Umago rischia di essere il suo ultimo ATP per molto tempo; lo si aspettava nei 100 ora rischia di sprofondare. NON BENE.
DELL’ACQUA: 4 – Una stesa incredibile al secondo turno non può giustificare il fatto che a causa della pioggia si sia giocato indoor. Sembrava sulla via del ritorno ma queste sconfitte unite ad una programmazione confusa lo fanno ripiombare indietro. BUIO PESTO.
ARNABOLDI: 4 – Non è stato solo sconfitto al primo turno, ma addirittura travolto. Fra future e challenger è la 7 sconfitta consecutiva al primo turno. TRAVOLTO
GLI ORGANIZZATORI DI RIMINI: 2 – Invitano Junqueira (non certo un nome altisonante che attira una marea di pubblico) che poteva benissimo chiedere lo SE per partecipare al torneo (colpevole dimenticanza?) e nell’ordine l’argentino sconfigge Di Meo (talento in cerca di veloce risalita), Vanni (giovane in forma e in continuo progresso) e Trusendi (finalmente esploso). CHAPEAUX.
Diego Stocchi