Ok Seppi e Dell'Acqua; super Tenconi e Marrai, la piccola Italia vola!

Inserito il 23 giugno 2008 11:07 da Redazione editoriale in Editoriali
Altra settimana che finisce e altro editoriale di Diego Stocchi che riassume le note positive e le note dolenti di questa settimana del tennis italiano.

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Tomas Tenconi

Erba che vai Dell’Acqua che trovi... Per una volta è bello iniziare non con un giovane rampante o con un azzurro affermato ma con una promessa inesplosa quale appunto Max Dell’Acqua. Guardando i risultati delle ultime due settimane potremmo organizzare una puntata del “Bivio” su questo giocatore e iniziare con il più classico dei “cosa sarebbe successo se…”; già, se Massimo avesse avuto due dita in testa in più dove sarebbe ora? Se avesse messo in moto prima il suo enorme talento che traguardi avrebbe raggiunto? Ma ora è inutile piangere sul latte versato ed è ovvio e logico guardare al Max versione nuova, quello che a testa bassa si è buttato in una seconda giovinezza tennistica e sta tentando di recuperare almeno in parte il tempo perduto anche se a 29 anni sarà durissima raggiungere certi sogni ma l’importante è che si sia deciso a provarci con tutti i propri mezzi.

Va di scena in Olanda il torneo erbivoro di S’Hertogenbosch e Dell’Acqua per la prima volta in carriera raggiunge il secondo turno di un ATP. L’azzurro supera brillantemente le qualificazioni sconfiggendo nell’ordine Copil 7-6 (3) 7-6 (2), Ledovskikh 6-3 7-6 (4) e il padrone di casa Sijsling 2-6 7-6 (4) 7-5. Nel main draw l’accoppiamento è con il ligure Fabio Fognini, più giovane e più avanti nel ranking ma reduce dalle fatiche polacche (al rientro dall’infortunio) e non certo un erbivoro D.O.C. A spuntarla è proprio Max che si impone abbastanza nettamente per 7-6 (4) 6-2 e va a sfidare la testa di serie numero 1, lo spagnolo Ferrer, al secondo turno; la sua corsa termina purtroppo qui ma non senza giocarsela e lasciando sul campo qualche buona occasione. Dopo aver perso infatti il primo set 3-6 l’italiano gioca alla pari nel secondo perdendolo soltanto al foto-finisch 6-7 (3) dopo aver sprecato 4 set point (l’ultimo dei quali sbagliando una facile voleè) sul 6-5 e servizio avverso.

In Olanda altri due azzurri nelle qualificazioni: Vico, che raggiunge il turno decisivo sconfiggendo Oswald 6-4 6-4 ed Eichenberger 6-2 6-4 per poi cedere a Troicki 5-7 3-6 ed il coraggioso Agazzi (classe 1982, oltre la millesima posizione nel ranking) che passa il primo turno a spese della wc locale Nonnekes (6-7 (6) 7-6 (7) 6-4 annullando un MP) ma cede poi il passo al più quotato Becker 3-6 3-6.

A Nottingham in Inghilterra era presente in tabellone il duo Seppi-Bolelli e il migliore della settimana è stato Andreas che si è issato fino ai quarti di finale sconfiggendo prima Sela 3-6 6-4 7-5 e poi, con qualche difficoltà di troppo, l’argentino Schwank 6-1 4-6 7-6 (7) prima di arrendersi al bombardiere Karlovic ancora in tre set 3-6 6-3 4-6. Andy è stato bravo a strappare il servizio al croato nel secondo set andando a riequilibrare il punteggio ma ancora una volta si è dimostrato fragile all’inizio (un break su erba a un giocatore così equivale a regalare il primo set) e nei momenti decisivi andando a sbagliare punti fatti nel finale del terzo set; il ragazzo da sempre l’impressione di esserci e di lottare ma ha sempre qualche piccola lacuna da colmare per avanzare ancora di più in classifica.
Per Bolelli subito disco rosso contro Benetteau (1-6 4-6); Simone non è mai stato in partita e la sconfitta, seppur contro un giocatore abituato a queste superfici, rappresenta una brutta battuta d’arresto soprattutto in vista di Wimbledon.

La sorpresa che ha fatto brillare gli occhi è giunta dalle qualificazioni con Davide Sanguinetti presente in tabellone; è stato un colpo di scena inaspettato ma che ha trovato subito una spiegazione: Davide era infatti in Inghilterra nei panni di coach di Spadea e già che c’era ha deciso di tentare l’avventura. Davide ha dimostrato di non essere arrugginito superando al primo set l’inglese Morgan 6-2 7-5 ma nel secondo turno ha lasciato via libera a Falla ritirandosi sul 3-5. Un grosso in bocca al lupo a Davide per la sua nuova avventura!

Purtroppo ancora nulla da segnalare nei challenger, nessun botto tricolore. A Recanati il migliore è stato Manuel Jorquera che dopo due belle vittorie su Gard (7-6 (4) 7-5) e su Matsukevitch (6-2 3-6 7-5) si è arreso nei quarti di finale al qualificato Zeballos (3-6 4-6). Per il resto purtroppo da segnalare solamente un secondo turno di Da Col che, passate le qualificazioni, ha superato al primo turno Satschko 3-6 6-3 6-4 prima di cedere a Phau (testa di serie numero 1) 0-6 4-6. Curiosità e speranze erano riposte nelle prove della wc Miccini che lotta ma perde con il russo Kirillov 6-7 (4) 3-6 e nel rientrante Daniele Bracciali che ancora a causa di alcuni problemi alla spalla esce subito per mano di Kravchuk (5-7 0-6). In tabellone anche Stoppini che non onora la sesta testa di serie perdendo subito da Veronelli 6-3 3-6 4-6 e Federico Gaio che perde con onore al primo turno da Zeballos 3-6 5-7.

Nelle qualificazioni il solo azzurro a spuntarla è stato come detto Da Col grazie alla vittoria al turno decisivo su Stefano Ianni per 6-4 6-1. sono usciti al secondo turno Alessandro Piccari, Lorenzo Zoppi, Luca Stoppini ed Enrico Beccuzzi mentre hanno terminato subito la propria corsa Maracci, Filoni e Colangelo.

Quattro gli italiani nel main draw di Bytom in Polonia e soddisfazioni di poco superiori allo zero: fuori subito Arnaboldi (3-6 3-6 da Reister), Brizzi (4-6 2-6 da Vagnozzi) e Burzi (3-6 7-6 (5) 4-6 da Santos-Gonzales) mentre per Vagno dopo la vittoria nel derby è arrivata la sconfitta 3-6 4-6 dallo stesso Santos-Gonzales.

Nelle qualificazioni ha tentato l’avventura il giovane Comporto che esce subito ma lasciando buone impressioni sul campo contro lo svedese Eleskovic (5-7 4-6).

A Braunschweig in Germania erano al via Azzaro e Petrazzuolo ed entrambi dopo aver brillantemente superato le qualificazioni (per Leo vittoria al turno decisivo 4-6 6-4 7-5 su Cakl e per Giancarlo 6-3 6-2 su Wiesler) hanno purtroppo perso al primo turno: il campano ha ceduto nettamente a Pashanski (1-6 2-6) mentre il più esperto dei due azzurri ha perso di un soffio da Hartfield 6-3 3-6 5-7.

Altre soddisfazioni arrivano dai tornei future con le vittoria di Tomas Tenconi a Trieste (sconfitto in finale Raditschnigg 7-6 (2) 6-1) e di Matteo Marrai nel ricco future di Marburg in Germania (vittoria finale su Novak 1-6 7-5 6-2). Con queste vittorie arriviamo a quota 23 ed è un dato estremamente significativo: in questi primi sei mesi del 2008: gli azzurri stanno facendo man bassa in questi tornei grazie a vecchi marpioni, giovani rampanti e atleti sulla via del recupero da infortuni e siamo la nazione che ha trionfato di più per ora nel mondo ITF. Questo sta ad indicare come ci siano giocatori che stanno per prepararsi al salto nei challenger nel migliore dei modi e noi li aspettiamo a braccia aperte in quanto proprio nella “terra di mezzo” che sta fra i grandi ed i piccoli tornei gli azzurri stanno attraversando una crisi mai avuta di recente. Purtroppo le squalifiche per le scommesse, l’età di qualcuno e l’esplosione tardiva di altri fanno si che dove un tempo si contavano gioie e trionfi italici oggi si debba gioire per un quarto di finale. I vari Marrai, Ghedin, Vanni e Tenconi possono dare una grossa mano al nostro movimento e noi li aspettiamo con ansia.

A proposito di scommesse, questa settimana a Reggio Emilia rientra Alessio Di Mauro grazie alla riduzione della squalifica ridicola che gli era stata inflitta; forza Alessio!

IL PAGELLONE:

SANGUINETTI: 10 – Voto alla nuova carriera di coach e alla voglia pazzesca che ha ancora di provarci iscrivendosi alle quali; peccato terminare con un ritiro. IN BOCCA AL LUPO.

MARRAI: 9 – Dopo tantissime buone prestazioni arriva la prima vittoria in carriera e sceglie per ottenerla il torneo future che da più punti in assoluto; è solo questione di tempo e questo ragazzo ci regalerà gioie in tornei di ben altro spessore. SUPERLATIVO!

TENCONI: 9 – Prosegue la sua scalata verso le posizioni che aveva lasciato vincendo il secondo future stagionale; speriamo che salga il più velocemente possibile. VAMOS!

DELL’ACQUA: 7,5 – “E poi finalmente Max che risorge su in Olanda…” Max Pezzali canterebbe così; bravo, bravissimo Massimo finalmente una settimana pari alla sua classe, speriamo ne seguano altre. E’ SOLO L’INIZIO?

SEPPI: 7 – Meglio soffrire per poi gioire che illudersi per poi morire! Ormai è il motto di Andy che, nel bene e nel male, riesce sempre a farci soffrire. Ancora un buon risultato questi quarti ma con un pizzico di cattiveria in più ci darebbe gioie immense. A CORRENTE ALTERNATA.

JORQUERA: 6,5 – Peccato perdere da un qualificato ma il migliore della settimana nei challenger è stato lui. BRAVO MANOLO!

DA COL: 6,5 – Passa le qualificazioni e un turno nel tabellone principale prima di cedere alla prima testa di serie. POSITIVO.

AZZARO: 6,5 – Tenta l’avventura in Germania e per poco non gli riesce il botto contro uno che di questi campi è specialista alla grande. UN LAMPO NEL BUIO.

PETRAZZUOLO: 6 – E’ bravo a passare le quali ma poi su di lui Pashanski passeggia ed è un vero peccato anche perché nell’unico precedente dello scorso anno aveva trionfato l’azzurro. SUFFICIENTE.

MICCINI: 6 – Ha tutto il tempo che vuole per crescere e sfondare vista la sua giovanissima età; ha lottato e questo è l’importante, questi tornei sono tutta esperienza per lui. ARRIVERA’

GAIO: 6 – Vale lo stesso discorso fatto per Giacomo, ha 16 anni e tutto il tempo che vuole per arrivare. Già l’aver lottato è un segnale positivo. NON C’E’ FRETTA.

BURZI: 5,5 – E’ vero, ha perso al primo turno, ma contro un avversario in discreta forma e lottando; ora bisogna dare continuità alla fantastica settimana precedente. PICCOLO STOP.

AGAZZI: 5,5 – Quando sei oltre la millesima posizione già il fatto di provare le quali ATP è indice di grande coraggio se poi passi anche un turno allora complimenti davvero. BRAVO E CORAGGIOSO.

VAGNOZZI: 5 – Sembra lontano parente di quel Vagnozzi che due anni fa ci aveva sorpreso; poche fiammate positive quest’anno in mezzo a tantissime delusioni. FUMATA NERA.

FOGNINI: 5 – Veniva dal tour de force polacco su terra rossa e a poco dal rientro non potevamo già pretenderlo a mille su una nuova superficie; certo è che ha perso dal numero 472 del mondo e per noi italiani l’unico motivo che ha reso questa sconfitta agrodolce è stato che l’outsider in questione era anch’esso un azzurro. IN RODAGGIO.

BRACCIALI: 5 – Una volta Recanati era il suo territorio di caccia ora purtroppo ci arriva malmesso e dopo un set lottato si spegne la luce. CORAGGIO!

VICO: 5 – Lo sfortunato azzurro ci prova in tutti i modi, sempre e comunque, ma questa è una sua caratteristica che già conoscevamo. Purtroppo spesso i risultati non sono uguali al coraggio. NON MOLLARE.

IANNI: 4,5 – Lo scorso anno di questi tempi realizzava il sogno di giocare le qualificazioni di Wimbledon; oggi, complice anche una schiena a pezzi, non passa più nemmeno le quali nei challenger. SPROFONDATO.

BRIZZI: 4,5 – A volte dici che sfonda altre volte invece sprofonda. Troppo discontinuo questo ragazzo per poter diventare qualcuno nel tennis che conta. NON CI SIAMO.

BOLELLI: 4 – Troppo netta e pesante come sconfitta; a Wimbledon è categorico rifarsi. FORZA!

ARNABOLDI: 4 – E’ purtroppo tornato lo spaesato giocatore del quale tutti dicevano “è la classica promessa non mantenuta”. L’unica differenza è che le sconfitte ora non arrivano solo dalla Spagna ma anche dal resto d’Europa. W L’EUROPA UNITA!

Diego Stocchi

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