ATP, Challenger, Futures: Tre tipologie di tornei e cinque azzurri, a diverso titolo, vincitori.

Inserito il 18 giugno 2008 12:01 da Redazione editoriale in Editoriali
Editoriale di Diego Stocchi sulla settimana appena trascorsa, molto interessante e come al solito molto obbiettivo.

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Fabio Fognini

Fognini conquista la semifinale a Varsavia, risultato importante come valore assoluto e che nello specifico mostra come un infortunio possa essere gestito e possa (chi lo sa?) essere anche una occasione per migliorare e/o aggiungere qualcosa al proprio bagaglio fisico/tecnico/tattico. Anche Burzi vede la sua corsa arrestarsi al penultimo ostacolo del challenger di Sofia, in una settimana che lo ha visto lottare nelle qualificazioni e sorprendere nei primi turni del main draw. L’aria di Bassano, in combinato con la nuova scelta professionale che lo ha portato al TC Pistoia, sembra l’ambiente adatto per far esprimere al massimo le caratteristiche di Patrick Prader, che ha battuto in sequenza Avellan, fresco finalista a Cesena, Livraghi in un derby concluso solo nel parziale decisivo, Mario Radic, in carriera già top-150 ATP, il giovane Marcelo Palacios ed il talentuoso francese Benoit Paire. In Ucraina secondo torneo conquistato da Luca Vanni, che conferma di essere in un periodo di forma e di condizione importante e che vede in pieno ripagata la scommessa di andare a cercare punti lontano da casa. Riccardo Ghedin conclude una settimana positiva con una domenica di livello nella quale regola Laporte ed il norvegese Boretti e conquista il trofeo.
A livello ATP si segnalano altresì le presenze di Andreas Seppi e di Simone Bolelli, capaci di passare un turno nel main draw del Queen’s, di Starace, che a Varsavia si ferma in ottavi, di Volandri, che continua il suo calvario in terra polacca e di Cipolla, che cede in due set a Karanusic sull’erba londinese; a livello di qualificazione, si rimarcano le sfortunate esperienze di Dell’Acqua e Vico ad Halle e di Naso in Polonia. Resta infine da ricordare il quarto di finale raggiunto da Brizzi nel challenger di Milano, unico azzurro capace di vincere due partite nel main draw del torneo meneghino.

PAGELLE.

VANNI. Voto 10: Vince il secondo ITF consecutivo, non è necessario alcun ulteriore commento. GRANDIOSO.

RICCARDO GHEDIN. Voto 9: Vince il secondo torneo in 30 giorni e conclude un mese di alto livello. BENTORNATO.

PRADER. Voto 9: In un torneo a lui “caro” mette in fila giovani talenti, promesse segnalate e tennisti on fire. LO RI-ASPETTIAMO.

FOGNINI. Voto 8: Ha rovesciato l’inerzia con Garcia Lopez al primo turno, ha approfittato del ritiro di Rochus in ottavi e, prima di arrendersi a Davydenko, ha superato in due set Canas recuperando da 3-5 in entrambi i parziali. RITORNO TANTO RAPIDO QUANTO GRADITO.

BURZI. Voto 8: A Sofia passa le qualificazioni, conquista le semifinali lottando ad ogni turno contro avversari sulla carta a lui superiori. Ma come diceva Brad… SORPRESA.

BRIZZI. Voto 7: Unico nostro rappresentante nei quarti del challenger di Milano. CONFERMA.

STOPPINI. Voto 6,5: Stecca l’ultimo turno di quali, già sapendo di essere lucky loser, gioca un primo turno di livello, cede in tre set a Gil. AL LIVELLO SPERATO E POSSIBILE.

TORRESI. Voto 6,5: Gemello di Prader fino in semifinale, non supera il talento di Paire. IN ARRIVO.

TORRONI. Voto 6,5: Ottima settimana africana interrotta soltanto dal francese Renavand. SODDISFAZIONE.

BOLELLI. Voto 6: All’esordio sull’erba non ha il tempo di prendere confidenza con Dancevic, viene poi sconfitto da un Gasquet formato Wimbledon. DA RIVEDERE.

GRASSI. Voto 6: Ostacolato dai problemi alla spalla oltre che da Roshardt, si ferma ad un passo dai primi 600. SOFFERENTE.

PETRAZZUOLO. Voto 6: Supera le quali e Stucchi al primo turno. Ha fatto quanto ci si aspettava da lui. SOLIDO.

A. PICCARI. Voto 6: Una carriera martoriata dagli infortuni, un ritorno inatteso, una lotta con Burzi. UNA LACRIMA.

SEPPI. Voto 6: All’esordio si impone con Clement ed arresta la sua corsa alla fine di un match dalle mille occasioni con Gulbis. UN RIMPIANTO.

ARNABOLDI. Voto 5,5: Affrontava un “vecchio marpione” come Zib, ma il punteggio è stato impietoso. IN CARENNAGIO.

BIASELLA. Voto 5,5: I problemi fisici della prima parte della stagione sembrano condizionare ancora le prestazioni del tennista romano. IN AFFANNO.

CIPOLLA. Voto 5,5: Al primo torneo stagionale sull’erba esce sconfitto da Karanusic in un match dominato dalla risposta. RIVEDIBILE.

DELL’ACQUA. Voto 5,5: Ancora una volta gioca bene e con freddezza fino all’ultimo turno di qualificazione, per poi perdere match e main draw dopo essere stato avanti di un set e di un break con Hernych. ULTIMO GRADINO.

VICO. Voto 5,5: Gli infortuni gli hanno tolto l’abitudine ed il ritmo dell’incontro ufficiale. Da ritestare in altre occasioni. WORK IN PROGRESS.

STARACE. Voto 5: Dopo un primo turno di poco superiore ad un allenamento agonistico, cede a Korolev alla fine di un match quasi mai in discussione e terminato prima del tempo per problemi fisici. DA RITROVARE.

CRUGNOLA. Voto 4,5: La fatica della scorsa settimana ed una programmazione degli incontri discutibile lo sconfiggono insieme a Fornell. RIPASSARE.

D’AGORD. Voto 4,5: La prima stagione da tennista a tempo pieno non è caratterizzata dagli stessi risultati di quando era “part time”: questa settimana ne è una conferma. ALLA RICERCA DI FIDUCIA.

LORENZI. Voto 4,5: Una giornata negativa nel suo gioco ed un avversario in fiducia lo tolgono di scena al turno di esordio. PICCOLO STOP.

NASO. Voto 4,5: Berankis sarà un avversario da temere in futuro; oggi sarebbe stato da battere. BATTUTA D’ARRESTO.

TRUSENDI. Voto 4,5: Non trova a livello challenger la stessa continuità mostrata nei futures. IN ATTESA.

VAGNOZZI. Voto 4,5: A Milano cede il passo al francese Gensse alla fine di un match senza possibilità di vittoria. TRAVOLTO.

VOLANDRI. Voto 4: Sconfitta difficilmente giustificabile, come le altre nelle ultime settimane, se non con le precarie condizioni fisiche. Il voto è anche per la scelta di non fermarsi. RITORNA (sano).


Diego Stocchi

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