Seppi fuori ai quarti in Austria; finale sfiorata nella WTC.

Inserito il 25 maggio 2008 20:31 da Redazione editoriale in Editoriali
Consueto appuntamento domenicale con l'editoriale del nostro Diego Stocchi che analizza la settimana trascorsa, tra vittorie e delusioni.

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Due i tornei ATP della settimana e l’azzurro alla ribalta è di nuovo Andreas Seppi che dopo la magica semifinale di Amburgo, nel torneo austriaco di Poertschach si arrende nei quarti di finale al russo Davydenko poi trionfatore in finale.

 

Nel primo turno l’azzurro ha affrontato con successo il temibile Gulbis; nel primo set il lettone domina e si aggiudica il parziale per 6-1 ma Andreas non ci sta e nonostante le fatiche della settimana precedente resta in scia fino al 4-4 per poi piazzare l’allungo decisivo e andare a conquistare il set sul servizio dell’avversario nel decimo gioco (6-4). Nel terzo e decisivo set Gulbis strappa subito il servizio all’italiano e tenendo la propria battuta allunga sul 2-0 prima e sul 3-1 poi; da li sarà una vera e propria sinfonia azzurra e Seppi con 5 games di fila fa suo il match ed accede al secondo turno dove ad attenderlo c’è l’israeliano Sela e con esso la magra figuraccia di davis da vendicare.

Nel primo set regna l’equilibrio e comandano i servizi fino al 4-5, game nel quale Andy si trova ad annullare ben 5 set point all’avversario prima di tenere il servizio e di fare propri i successivi due giochi che, al primo set point utile, gli permettono di aggiudicarsi il parziale per 7-5. il secondo set è dominato dal nostro ragazzo che allunga subito e va facilmente a guadagnarsi l’accesso ai quarti di finale imponendosi 6-1.

Nei quarti, come detto, l’ostacolo è rappresentato dalla testa di serie numero 1 ovvero Nikolay Davydenko; il primo set lo conquista proprio il russo per 6-3 grazie ad un break conquistato all’inizio del match. La reazione di Seppi è ottima ed in scioltezza riporta l’incontro in equilibrio andando ad aggiudicarsi il secondo set per 6-1; il terzo parziale sarà, purtroppo per noi, deciso da un unico break che il quarto giocatore del mondo fa suo sul punteggio di 2-1 in proprio favore e che trascina fino al 6-3 finale. Sconfitta, dunque, ma ennesima dimostrazione di un Andreas in buona forma e che forse sta sempre di più acquisendo fiducia nei propri mezzi.

 

In tabellone anche (finalmente!) Simone Vagnozzi che dopo aver superato brillantemente le qualificazioni si deve arrendere subito al primo turno al bombardiere americano Isner che lo batte 6-3 6-2 in un match parso (dalle statistiche) più equilibrato di quanto non indichi il punteggio finale.

 

Ben 6 gli azzurri presenti nel torneo di qualificazione e dopo svariati tentativi nell’anno Simone Vagnozzi riesce finalmente a raggiungere l’obiettivo: per il marchigiano dopo un bye al primo turno, vittorie sui connazionali Burzi 6-1 7-5 (per Enrico vittoria al primo turno su Semjan 6-3 6-3) e Arnaboldi 6-0 6-4. Per Andrea prima della resa all’atto finale c’erano state le facili vittorie su Topic 6-2 6-3 e Gundera 6-1 6-3.

Per quanto riguarda gli altri, Francesco Piccari, testa di serie numero 2, dopo la facile vittoria su Daniel Melo 6-0 6-2 è arrivato lo stop contro il polacco Przysienzny 6-4 4-6 4-6; sconfitto al secondo turno anche Max Dell’Acqua che prima batte Kevin Sorensen 6-4 6-4 e poi si arrende 6-7 (4) 4-6 all’austriaco Reissig.

Buon torneo, infine, per il giovane Fabbiano che riesce a raggiungere il terzo turno sconfiggendo Sonchat Ratiwatana 6-1 6-3 e Rath 6-2 6-4; nel turno di qualificazione Thomas viene sconfitto dall’esperto Hajek 3-6 3-6.

 

L’altro torneo ATP della settimana si è disputato a Casablanca, città marocchina che ci lascia piacevoli ricordi legati all’unico trionfo nel circuito maggiore di Daniele Bracciali due anni fa. L’unico azzurro presente era Naso che ha tentato la via delle qualificazioni. Per Gianluca (bye al primo turno) vittoria su Cermak 1-6 6-4 6-3 ma sconfitta senza attenuanti contro Simon per 2-6 3-6; sorteggio sfortunato per il siciliano infatti il francese che inizialmente non si era iscritto al torneo ha dovuto prendere parte alle qualificazioni per poi andare a trionfare nel torneo.

 

A Dusseldorf in Germania si è disputata la World Team Cup classico prologo al Roland Garros. L’Italia capitanata da Umberto Rianna era rappresentata da Potito Starace, Simone Bolelli e Leonardo Azzaro. Ottima la prova della squadra azzurra che nonostante due vittorie non è riuscita a qualificarsi per la finalissima.

L’unica sconfitta è arrivata contro la Russia che si è imposta per 2-1: Dopo la sconfitta di Poto contro Youznhy 4-6 7-5 6-2 è arrivata anche quella di Simone contro Andreev 3-6 7-6 (2) 2-6; a punteggio acquisito i due azzurri hanno sconfitto nel doppio la coppia russa Tursunov / Andreev 6-4 6-4.

Vittoria 2-1 contro la Germania grazie alla vittoria di Bol contro Kiefer 7-6 (4) 7-6 (0) e a quella nel doppio contro il duo Kas / Petzschner 2-6 6-3 10-4. sconfitta in due set per Starace contro Kohlschreiber 2-6 6-7 (5).

Nell’ultimo match bella ma purtroppo inutile vittoria contro la Spagna: a rimediare all’ennesima sconfitta di Poto contro Ferrer 3-6 6-3 3-6 è di nuovo Bol che si impone su Lopez Feliciano 6-4 6-3. la vittoria è firmata dal doppio (3 vittorie su tre in questo fondamentale) nel quale la coppia azzurra si impone 6-4 7-6 (3) sul duo spagnolo formato da Granollers e Lopez.

Per la cronaca trionfo finale della Svezia impostasi sulla Russia 2-1.

 

Nessun italiano impegnato nei tornei challenger mentre nei future altra vittoria azzurra: a trionfare è stato questa settimana Matteo Viola in Ungheria F2 che ha sconfitto in finale il padrone di casa Balazs 7-6 (5) 6-3. Da segnalare inoltre la semifinale messicana di Luigi D’Agord.

 IL PAGELLONE: 

SEPPI: 7,5 – Ti aspetti che dopo la parentesi amburghese Andy si fermi subito e dopo il primo set contro Gulbis c’è più di una prova di questo; ma poi lui sale in cattedra, trionfa contro il lettone, sconfigge Sela tenendo i nervi saldi nel primo set e perde solo dal numero 4 del mondo al terzo set. SEMPRE PIU’ SU!

 

M. VIOLA: 7,5 – Sempre a remare in giro per il mondo Matteo e in Ungheria ha trovato la forma perfetta: semifinale settimana scorsa e vittoria in questa, che prosegua così, lo merita. CHAMPAGNE.

 

BOLELLI: 7 – Una sconfitta al terzo contro Andreev ma due belle vittorie e 3 su 3 nel doppio; Simone è in forma e sta crescendo ancora. UN ALTRO TASSELLO.

 

VAGNOZZI: 7 – Dopo i voti da censura delle settimane precedenti è giusto premiare Vagno che finalmente raggiunge la qualificazione in un ATP; peccato per la sconfitta contro Isner ma lo USA ha fatto soffrire anche Davydenko. RESUSCITATO!

 

FABBIANO: 6,5 – Ci prova (e già questo è positivo) arrendendosi solo ad un avversario molto più esperto di lui. BRAVO TOMMY!

 

ARNABOLDI: 5,5 – Troppo netta la sconfitta con Vagnozzi per guadagnarsi la sufficienza… NON AL TOP.

 

BURZI: 5 – Forse Enrico, del quale è comunque da apprezzare il coraggio, farebbe bene a tentare qualche future se vuole fare qualche punticino. DESAPARECIDO.

 

F. PICCARI: 5 – Forte della seconda testa di serie era lecito aspettarsi almeno un terzo turno. OPACO.

 

NASO: 5 – Sfortunatissimo nel sorteggio, è vero, ma il Naso ammirato di recente doveva e poteva fare qualcosa di più. SETTIMANA NO.

 

STARACE: 4,5 – Le tre vittorie del doppio non possono cancellare le altrettante sconfitte nelle gare di singolo che hanno sempre costretto l’Italia a partire 0-1. COSI’ NON VA.

 

DELL’ACQUA: 4,5 – Per poter diventare qualcuno tale Reissig bisogna batterlo senza attenuanti. O MY GOD…

 
Diego Stocchi

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