Uno straordinario Seppi si ferma solo di fronte a Federer
Inserito il 18 maggio 2008 16:18 da Redazione editoriale in Editoriali
Classico appuntamento domenicale con l'editoriale di Diego Stocchi, che analizza la settimana appena trascorsa.Ad Amburgo si è disputato l’ultimo master series dell’anno sulla terra battuta e nella città tedesca noi tifosi azzurri abbiamo vissuto emozioni pari a Roma 2007. A raggiungere lo straordinario risultato della semifinale è stato Andreas Seppi che ha disputato un torneo splendido arrendendosi soltanto in semifinale a sua maestà Roger Federer. Seppi è il terzo italiano a raggiungere questo prestigioso risultato da quando esistono i master series dopo Andrea Gaudenzi nel 1995 a Montecarlo e Filippo Volandri lo scorso anno a Roma.
Andreas ha iniziato la sua cavalcata da sogno sconfiggendo nettamente al primo turno la wc locale Berrer, giocatore da prendere con le pinze (lo dimostrano gli scontri diretti nei quali il tedesco è in vantaggio) ma non certamente sulla terra che è non è proprio la sua superficie preferita. 6-3 6-0 il punteggio finale in favore del nostro giocatore in un incontro che non è mai stato in discussione e nel quale Andy non ha mai concesso una sola palla break al proprio avversario.
Secondo turno, dunque, e un tabù da sfatare: Andreas infatti nei tornei del circuito maggiore (parentesi di Rotterdam a parte) quest’anno non ha mai superato il secondo turno; l’avversario è la testa di serie numero 8, il francese Gasquet, avversario durissimo sulla carta ma solo su quella in quanto il talentuoso Richard sta vivendo un momento delicato ed è in crisi di risultati da ormai molto tempo. Nel primo set dopo un avvio equilibrato (3-3) un ottimo Seppi prende il sopravvento e taglia il traguardo per primo (6-3). Nel secondo parziale la musica non cambia e l’azzurro prende letteralmente a pallate uno spaesato francese che non sa più cosa fare per arginare l’avversario tanto che negli ultimi game di risposta pare addirittura rassegnato. Il parziale iniziale è subito 3-0 Seppi e il francese non riuscirà più ad entrare nel match fino al 6-3 6-2 finale in favore di Andreas che in tutto l’incontro concede solamente 2 palle break annullandole entrambe; la statistica che indica l’andamento del match è quella dei punti ottenuti in risposta: 9 quelli del francese, 26 quelli dell’italiano che ha servito con un’ottima percentuale di prime palle in campo (71%).
Il terzo turno è la classica prova del 9 e di fronte Andy si trova l’argentino Monaco, temibilissimo su questi terreni e già capace nei turni precedenti di estromettere dal torneo nettamente Volandri e Bolelli.
L’inizio è ancora mostruoso da parte di Seppi (contrariamente alle brutte partenze alle quali ci aveva abituato) che fa suo il primo set per 6-0 (!!!) in 27 minuti di gioco facendo praticamente tutto quello che vuole (e bene): 16 punti in risposta di Andreas (su 26 totali) contro solamente 2 concessi, 28 punti totali a 12 nel globale. Nel secondo parziale l’azzurro parte subito brekkando Monaco ma qui l’argentino ha una reazione d’orgoglio e riesce a ribaltare la situazione portandosi avanti 2-1; sarà solo un fuoco di paglia perché il super-Seppi della settimana ricomincia a macinare gioco, si porta 5-2 e servizio ma l’avversario disputa alla disperata un ottimo game andando a strappare il servizio ad Andy prima di concedere il match sulla propria battuta: 6-0 6-3 è il punteggio finale che lancia Seppi nei quarti di finale, suo miglior risultato in un MS eguagliato (proprio qui ad Amburgo Andy raggiunse i quarti nel 2005).
L’ostacolo fra Seppi e la storia è il padrone di casa Kiefer, il match è abbordabile ma il fattore casa può essere una componente importante.
Pronti via e l’azzurro è quello delle precedenti partite: 4-0 che lascia ammutoliti i tifosi tedeschi e forse anche noi italiani. Seppi serve per il set sul 5-2, cede la battuta ma come già contro Monaco nel turno precedente non si scompone e va a chiudere 6-3 nel game di servizio avverso (con il tedesco che era avanti 40-0). Per ora il match è quasi a senso unico, Seppi gioca ad un ritmo pazzesco e se non gioca vincenti è l’avversario a sbagliare.
Il secondo parziale è inizialmente molto equilibrato con i servizi tenuti da entrambi i contendenti fino al 3-2 per l’azzurro; nel sesto game arriva il primo break del secondo set e Seppi ritorna a volare prima portandosi 4-2 e successivamente conservando la propria battuta (da 0-30 sotto) e andando avanti 5-2 in scioltezza. Da questo momento qualcosa si rompe nel gioco di Andreas, la sicurezza che aveva scompare e l’emozione per il traguardo da sogno che gli si pone di fronte lo blocca totalmente impedendogli di ragionare e di fare quello che aveva fatto bene fino a quel momento. Kiefer non sbaglia più e sale di fiducia ogni punto che passa andando fra lo stupore generale ad aggiudicarsi il set per 7-5.
Ora l’inerzia della partita sembra girata ed il nostro ragazzo sembra sconsolato e quasi rassegnato: prima Andreas riesce a salvarsi nel game di apertura annullando ben 3 palle break (saranno 11 quelle concesse nel terzo set, 10 delle quali annullate) ma successivamente, nel terzo game, complici 3 doppi falli cede la battuta e fa volare il tedesco che dal quel momento in quasi ogni game di servizio dell’azzurro avrà a disposizione palle break per andare verso il traguardo finale in scioltezza (regolarmente annullate) mentre nei propri turni di battuta non concede nulla e trascina l’incontro fino al 5-4 in proprio favore andando a servire per il match.
Quando tutto sembra perduto arriva un altro colpo di scena e il tedesco, sicurissimo fino a quel momento, cede la battuta a zero rimettendo in corsa Seppi. Le emozioni non hanno termine, Andy va al servizio e concede l’ennesima palla break, la annulla con l’ace e successivamente si porta sul 6-5 spostando l’inerzia di una partita che sembrava chiusa per due volte (prima in proprio favore e poi per il tedesco) dalla sua parte. Nell’ultimo game Kiefer fa e disfa e l’azzurro si guadagna il primo match point dell’incontro (30-40) ma purtroppo sbaglia un facilissimo passante a campo aperto spedendo la palla in rete; il punto successivo è un capolavoro, forse il più bello dell’intero incontro: su un punto che sembra fatto per il tedesco Andreas recupera e tira dall’altra parte della rete un passante in cross meraviglioso che gli consente di guadagnarsi il secondo match point e di chiudere il punto successivo con un passante imprendibile sulla prima di servizio tedesca. 6-3 5-7 7-5 il finale di un incontro meraviglioso che ha fatto vivere agli appassionati una incredibile altalena di emozioni.
Ad attendere Andreas in semifinale c’è Roger Federer, numero 1 del mondo. L’unico precedente fra i due è incoraggiante, lo scorso anno a Montecarlo vinse lo svizzero ma per 7-6 7-6 ma Roger ha un feeling particolare con il torneo di Amburgo e lo conferma in campo giocando un match impeccabile: nel primo set a fare la differenza è un unico break concesso da Seppi nel quarto game e che sarà conservato dall’avversario fino al 3-6 finale (senza mai concedere all’azzurro occasioni per riportare il parziale in parità).
Nel secondo set l’unico sussulto è all’inizio quando Andreas prima tiene a zero il proprio turno di battuta e successivamente ha la prima (e unica) palla break dell’incontro che potrebbe portarlo avanti 2-0 e servizio; è l’ultima fiamma del torneo splendido dell’azzurro, Roger annulla e vola in finale facendo suoi tutti i game successivi (3-6 1-6 il finale). Peccato ma Amburgo ci consegna un Seppi in versione deluxe, un Seppi che il suo torneo virtualmente l’ha vinto regalandoci tantissime belle emozioni, un Seppi che da lunedì entrerà a far parte dei primi 32 giocatori del mondo guadagnandosi la testa di serie per il secondo slam dell’anno, il Roland Garros.
La mia, la nostra speranza è che l’Andreas intimorito dei primi mesi dell’anno, quello che concedeva sempre un vantaggio quasi incolmabile agli avversari ad inizio partita, abbia preso fiducia totale in se stesso da questo torneo e che abbia colmato quel gap psicologico che spesso gli ha impedito di vincere partite importanti.
Dopo un deludente torneo di Roma arriva un’ottima prestazione anche da parte di Potito Starace. Il torneo del campano si ferma purtroppo solamente al secondo turno ma perché si è trovato di fronte il re della terra rossa, ovvero Rafael Nadal. Al primo turno Poto ha superato agevolmente il peruviano Horna, tornato in buona forma dopo un periodo di crisi di risultati; 6-3 4-2 e ritiro (per problemi ad un polpaccio) il punteggio in favore dell’azzurro che ha sempre condotto e mai si è visto veramente la partita sfuggire dalle mani: nel primo set dopo un sostanziale equilibrio iniziale (3-2 Horna senza break) Potito ha accelerato e chiuso il parziale con una serie di 4 giochi consecutivi; nel secondo Horna è partito bene e si è portato avanti 2-0 ma dopo aver subito nuovamente 4 giochi di fila si è ritirato lasciando il via libera all’italiano.
Nel secondo turno l’ostacolo era dei più impossibili che potevano capitare, anzi, certamente il più duro ovvero Rafa Nadal sovrano incontrastato della terra battuta, un leone ferito che vuole tornare a ruggire dopo il ritiro al secondo turno nel MS romano. La partita è stata una delle più belle di un azzurro in questa stagione e ci ha messo in luce un Potito che credevamo perso, combattente, mai arrendevole, che ha giocato una partita splendida prendendo a tratti a pallate lo spagnolo e ubriacandolo di palle corte (spesso vincenti). Nel primo set Starace parte a razzo, si porta avanti 3-1 e sul proprio servizio ha la palla del 4-1 ma purtroppo Rafael reagisce alla grande e riesce a recuperare prima e sorpassare poi l’azzurro andando ad aggiudicarsi il parziale per 6-4 e portandosi avanti 2-0 nel secondo; il match sembra chiuso ma Potito ci crede e riesce a strappare il servizio all’avversario riportando il match in equilibrio. Sul 5-4 in proprio favore con il maiorchino al servizio Potito si trova 15-30 e affossa in rete un facile dritto che l’avrebbe portato a 2 set point consecutivi, da li in poi sono i servizi a comandare di nuovo e il set si conclude al tie break finale. Nel parziale decisivo è Nadal a condurre sempre i giochi fino al 5-3 in proprio favore con due servizi a disposizione, l’azzurro però non molla e riesce a portarsi 6-5 con il set point da giocare sul proprio servizio; è da questo momento che il match viene deciso da una componente purtroppo spesso decisiva nel tennis negli scontri di Davide contro Golia: l’emozione e la paura di vincere. Così Poto, prima commette doppio fallo e poi concede il match point mettendo in rete un dritto facile; è la parola fine al torneo Amburghese dell’azzurro ma anche la certezza che Potito c’è e che se prosegue su questa strada ci e si regalerà un ottimo Roland Garros.
Fuori al secondo turno anche Simone Bolelli che dopo le ottime settimane precedenti si ferma malamente sommerso dall’argentino Monaco 6-2 6-1 in un incontro che non è mai stato in discussione che ha visto l’azzurro concedere ben 11 palle break e crollare dopo il 2-2 iniziale non riuscendo a trasformare anche le poche chances che l’argentino gli ha concesso sul proprio servizio.
Al primo turno Simone aveva superato il qualificato spagnolo Granollers-Pujol con il punteggio di 7-5 6-2. Qualche difficoltà solamente nel primo set nel quale Bol ha servito per il set sul 5-4, si è fatto recuperare ma ha poi piazzato l’allungo decisivo. Nel secondo set dal 2-2 iniziale non c’è più stata partita ed il nostro rappresentante ha accelerato chiudendo facilmente l’incontro.
Naso, dopo l’ottima qualificazione, esce in un match incredibile contro il lucky loser O. Rochus. Nel primo parziale Gianluca ha strappato il servizio all’avversario sul 5-5 andando a servire per il set ma purtroppo si è fatto a sua volta brekkare andando a giocarsi tutto al tie break. Nel gioco decisivo ha avuto la meglio il belga per 13 a 11 con l’italiano che si è visto annullare 3 set point dei quali uno con il servizio a disposizione (è stato avanti 11-10 con 2 servizi prima di cedere 3 punti consecutivi dei quali 1 con un doppio fallo).
Il secondo set è stato una sinfonia azzurra con un Naso che ha sovrastato l’avversario per 6-2 allungando quindi il match e andando a giocarsi tutto al terzo set come già una settimana fa contro Canas. Nel terzo parziale l’avvio è incoraggiante con Giallo che tiene la battuta nel game iniziale e che potrebbe addirittura portarsi sul 2-0 nel game successivo nel quale spreca una palla break; passata la paura l’esperto belga piazza l’allungo decisivo andando a strappare il servizio all’azzurro nel terzo game e riuscendo a tenere il vantaggio fino al 6-4 finale. È un vero peccato perché Naso anche nel terzo set ha avuto innumerevoli occasioni di riportare tutto in parità ma non è stato in grado di sfruttarle: alla fine si conteranno 2 palle break sfruttate su 2 da Rochus e 3 su 18 (!!!) dall’azzurro; quando si dice, i numeri che fanno la differenza in un incontro di tennis; 6-7 (11) 6-2 4-6 il punteggio finale in favore del belga.
Fuori subito al primo turno anche Filippo Volandri che, nonostante il ginocchio dolorante, prende parte anche al master series tedesco ritirandosi al primo turno contro Monaco sul punteggio di 1-6 0-4. Continuo a non capire il perché il toscano (o chi per esso) non decida di fermarsi e farsi operare visto che non pare proprio in grado di portare degnamente a termine un incontro; Filo ha deciso che prenderà parte anche al Roland Garros incurante del fatto che è quasi impossibile per lui, in questo momento, portare degnamente a termine un match 3 set su 5. Se solo avesse deciso di fermarsi a sistemare le cose prima di Roma (dove, in cuor suo, sapeva di non poter difendere la semifinale 2007 in queste condizioni), avrebbe potuto riprendere dalla prossima stagiona con una classifica protetta che gli avrebbe permesso di giocare i master series e i tornei dello slam oltre che i tornei più importanti sul rosso.
Quattro gli azzurri nel torneo di qualificazione e solo uno, Naso, è riuscito a guadagnarsi l’accesso al tabellone principale.
Il siciliano ha avuto la meglio al primo turno del connazionale Flavio Cipolla in un match lottato e che ha alternato diverse emozioni da una parte e dall’altra; nel primo set il primo a scappare via è il romano che va in vantaggio 4-2, Gianluca è bravo però a recuperare e si porta avanti 5-4, nel decimo game Flavio annulla 3 set point e riesce ad impattare sul 5-5 per poi trovarsi 0-40 nel game successivo ma, una volta sprecate queste palle break, cede la propria battuta e di conseguenza il primo set (5-7). Nel secondo set la musica non cambia, Cipolla si porta 3-1 e spreca la palla del possibile 4-1 ma poi fa rientrare in partita Naso che pareggia i conti (3-3), nel settimo game ancora 0-40 sul servizio del siciliano e nuovo recupero con il gioco e le speranze di Flavio che terminano li e determinano il 5-7 3-6 finale. Altra buona prova di Naso che conferma l’ottimo momento di forma e ancora uno zero con tante occasioni sprecate per Cipolla, siamo al momento della resa dei conti, il Roland Garros e 50 pesantissimi punti da difendere per l’azzurro, speriamo riesca nella qualificazione al torneo parigino. Per Naso nessun problema al secondo turno con una facile vittoria contro la wc locale Brunken per 6-1 6-3 e accesso al main draw guadagnato meritatamente.
Simone Vagnozzi offre una buona prestazione contro Horna, avversario in spolvero in questo periodo, ma come spesso gli capita ultimamente se ne torna a casa ancora con le tasche vuote. Nel primo set dominio dell’italiano che se lo aggiudica 6-2, nel secondo parziale Simone dopo essersi trovato sotto 3-5 riesce a strappare il servizio al peruviano ma a sua volta concede a zero il break e con esso il secondo set (4-6). Nel terzo e decisivo set nessuno dei due contendenti cede la propria battuta e nel tie break finale Vagnozzi, dopo essere stato avanti 4-2 e servizio, cede di schianto consegnando di fatto l’incontro 6-2 4-6 6-7 (4).
Niente da fare nemmeno per Leo Azzaro che non può nulla opposto alla prima testa di serie Granollers-Pujol; 6-4 6-2 il punteggio in favore dello spagnolo in un incontro che è stato abbastanza equilibrato fino al 4-4 del primo set.
Sei i tornei challenger della settimana;il torneo di casa si è disputato a Sanremo e Francesco Aldi era chiamato a difendere il brillante successo ottenuto lo scorso anno; purtroppo Ciccio dopo aver superato un ostacolo duro al primo turno, lo spagnolo Trujillo-Soler sconfitto per 6-3 4-6 7-5, si arrende nettamente a Devilder che lo surclassa con un netto 6-2 6-2.
Secondo turno anche per Francesco Piccari che dopo una bella vittoria su Slanar 6-3 6-3 si arrende all’argentino Gonzales 4-6 4-6. Stefano Galvani dopo una vittoria ottenuta sull’ostico statunitense Armando 4-6 6-4 6-0 si deve arrendere alla propria schiena che lo costringe al ritiro sul 3-3 del primo set contro il russo Golubev, mentre Jorquera dopo aver avuto la meglio sul brasiliano Daniel Silva 4-6 6-1 6-4 si è purtroppo arreso al forte Andujar 0-6 6-3 2-6.
Tutti fuori al primo turno gli altri azzurri: Giraudo sconfitto dalla prima testa di serie Ventura 6-7 (2) 6-7 (4), Ianni fermato da Balleret 3-6 6-4 4-6, Arnaboldi che cede subito a Golubev 1-6 6-4 3-6, la wc Sattanino si arrende ad Andujar 2-6 2-6, Fabbiano non conferma l’ottimo torneo di Roma cedendo in un match lottatissimo a Brands 7-5 5-7 6-7 (8) ed infine il solito Stoppini lotta un set prima di sciogliere contro Dabul 6-7 (6) 1-6.
Nelle qualificazioni molti gli azzurri presenti e due hanno tagliato brillantemente il traguardo: Alberto Giraudo vittorioso prima su Colangelo 5-0 e ritiro (6-2 4-6 7-6 (4) per Fabio al primo turno su Thomas) e 7-5 4-6 6-0 su Smirnov al turno decisivo e Stefano Ianni che ha sconfitto prima la wc Tosi 6-3 6-1 e successivamente Dell’Acqua 6-3 4-2 e ritiro (per Max vittoria precedente 6-2 6-1 contro Lauro).
Fuori tutti al secondo turno gli altri (che hanno passato il primo turno grazie ad un bye): Berton sconfitto 1-6 1-6 da Tavares, Pulega 0-6 2-6 da Bastl, Marchioretto 2-6 2-6 da Elias.
Sanremo a parte erano presenti in tabellone a Zagabria, sulla terra rossa, Lorenzi e Brizzi. Paolo è subito uscito di scena perdendo contro il belga C. Rochus 3-6 2-6 mentre il bresciano dopo aver superato Dadic 6-2 6-2 si è arreso al padrone di casa Karanusic che lo ha battuto con il punteggio di 6-2 6-3.
Ad Aarhus, Danimarca, l’ottimo Burzi prima si qualifica per il tabellone principale superando nell’ordine Melskens 6-2 6-4 e Kromann 6-2 6-0 e poi è bravo a superare un turno anche nel tabellone principale sconfiggendo il temibile rumeno Cruciat 7-5 6-2 prima di arrendersi al padrone di casa Nielsen 6-3 1-6 4-6.
IL PAGELLONE:
SEPPI: 9,5 Gioca un torneo splendido, spettacolare, prendendo a pallate gli avversari e accusando un calo solo a match in pratica vinto contro Kiefer. Splendido per genio e voglia di osare il passante in cross con il quale si guadagna nei quarti il definitivo match point, una vera pennellata alla Picasso. La domanda è: se un punto così l’avesse fatto Federer o Nadal, per quanto l’avremmo visto in televisione? Invece un capolavoro così se l’è inventato Andreas Seppi da Caldaro, un ragazzo umile e onesto che speriamo un giorno possa fare parlare a lungo di se e che ha come unica “colpa” l’esser nato in provincia di Bolzano e non a Maiorca e di non chiamarsi Seppal. Torneo da incorniciare, da raccontare un giorno ai nipoti davanti al caminetto. PORTENTOSO.
STARACE: 7 – Vittoria per ritiro al primo turno anche se stava giocando un ottimo match e splendido secondo turno contro Nadal. Il miglior Potito dell’anno, forse il migliore di sempre, peccato per gli ultimi due punti ma l’emozione, si sa, a volte gioca brutti scherzi. AAAAH COME GIOCA POTITO!
NASO: 6,5 Mezzo voto in meno per il modo incredibile nel quale ha perso contro Rochus. Ma il ragazzo c’è e lo dimostra settimana dopo settimana. CI FARA’ DIVERTIRE!
BURZI: 6+ Ci prova sempre a livello ATP o challenger e già per il coraggio merita una menzione speciale in più stavolta supera ottimamente le qualificazioni ed un turno nel MD. CORAGGIOSO.
F. PICCARI: 6 – Ancora una settimana abbastanza positiva per Francesco che dopo un avvio di stagione costellato dagli infortuni sembra stia trovando una buona forma. IN SALITA.
GALVANI: 6 – D’incoraggiamento. Finalmente vince una partita, poi purtroppo lo blocca la schiena. CORAGGIO!
JORQUERA: 6 – Buona vittoria al primo turno e buonissima lotta al secondo contro Andujar. POSITIVO.
BOLELLI: 5,5 – Certamente non è abituato a giocare così tanto di seguito ad alti livelli ma nella disfatta contro Monaco è parso a tratti quello lento e imballato dei vecchi tempi. PASSAGGIO A VUOTO.
GIRAUDO: 5,5 – Il ragazzo ha tanta classe ma ormai ha sprecato quella che poteva essere un’onesta carriera; bravo comunque a qualificarsi ed a cedere di misura a Ventura. S-VENTURATO.
IANNI: 5,5 – Forse contro Balleret si poteva fare di più ma è già un bel segnale, dopo il future aostano, la qualificazione e la lotta al primo turno. HA RI-IMBOCCATO LA STRADA GIUSTA.
FABBIANO: 5 – Cede lottando ad un avversario in settimana positiva; però queste partite d’ora in poi bisognerà vincerle. IMPARERA’.
ARNABOLDI: 5 – Golubev è duro da battere e Andrea se la gioca; ma ormai è ora di uscire dal guscio e sfondare in questi tornei visto che non è più un bebè promettente. SI PUO’ FARE DI PIU’.
BRIZZI: 5 – I propositi sono sempre buoni per il bresciano ma lui continua ad alternare una buona vittoria ad una netta sconfitta; con i secondi turni nei challenger non si va da nessuna parte! MEDIOCRE.
ALDI: 5 – Siamo nella terra del festival della canzone e lui, dopo una buona vittoria iniziale, si fa suonare da Devilder. E vorrebbe entrare nei 50 ?!? CANTASTORIE.
VAGNOZZI: 5 – Almeno stavolta la partita se la gioca fino alla fine ma poi spreca tutto in uno sciagurato tie break nel quale era avanti 4-2. RITENTA, SARAI PIU’ FORTUNATO.
CIPOLLA: 4,5 – Diciamoci la verità, lui di partite tirate e contro pronostico ne ha vinte tante ma con Naso è sceso in campo in versione sciagura e le occasioni che si divora per la disperazione propria e dei sui tifosi gridano ancora vendetta. CALAMITA’.
LORENZI: 4 – Non c’è niente da fare… in Europa non raccoglie nulla di quello che semina oltre oceano e allora mi chiedo, perché non allungare di più le trasferte? TURISTA.
AZZARO: 4 – Bhe, quest’anno si è messo in luce soltanto nei futures ed ogni volta che prova ad alzare il livello sprofonda nel buio totale. DISASTROSO.
STOPPINI: 3,5 – Le sue partite le puoi capire anche senza vederle; lotta e cede il primo set, si scioglie come neve al sole nel secondo. UN FILM GIA’ VISTO.
VOLANDRI: S.V. – In giudicabile Filo. Ormai fa fatica a reggere un incontro in due set, figuriamoci cosa potrà fare al Roland Garros. FERMATI, TI PREGO!!!!
Diego Stocchi