Roma amara, Buone partite ma solo un terzo turno. Maledetti terzi set!

Inserito il 11 maggio 2008 21:40 da Redazione editoriale in Editoriali
I fasti e le ubriacature di gioia di Roma 2007 sono già nel cassetto dei ricordi; Filo che batte il numero uno del mondo facendo il giro di campo trionfale a dare il cinque a tutti gli spettatori, Poto che infiamma il pubblico cedendo solo di misura a Davydenko… ricordi, bei ricordi e speranze di replay che resteranno soltanto tali.

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Giocatori incerottati, fuori condizione, poco fortunati o molto emozionati, un mix terribile che ha fatto si che il miglior risultato azzurro di questo master series romano sia stato “solo” il terzo turno di un buonissimo Simone Bolelli con il resto della truppa italica che ha raccolto solo briciole e moltissime delusioni a partire dal torneo di qualificazione nel quale tutti hanno lottato ma quasi tutti hanno ceduto le armi dopo il terzo set.

Nel main draw gli azzurri presenti erano 7: 4 per diritto di classifica, 2 invitati dagli organizzatori e 1 dopo aver superato le qualificazioni; il migliore, come detto, è stato ancora una volta Bolelli. L’atleta di Budrio ha sfidato al primo turno il qualificato francese Patience in un match senza storia con l’azzurro che domina il primo set senza concedere nulla (6-0) e nel secondo dopo un inizio in equilibrio (3-3) si invola andando a vincere 6-0 6-3 e approdando al secondo turno per la prima volta in carriera negli internazionali d’Italia dove ad attenderlo c’è un altro transalpino, Gilles Simon. Il match può nascondere delle insidie anche perché il francese ha disputato un ottimo match contro Tsonga al primo turno ma Simone non si lascia sorprendere; nel primo set il break decisivo arriva sul 2-2 e sarà conservato fino al 6-4 finale. Nel secondo parziale Simon parte bene andando sul 2-0 ma la reazione di Bolelli è splendida e l’italiano si porta avanti 3-2 con un break di vantaggio che sarà conservato fino al termine fissando così il punteggio dell’incontro sul 6-4 6-4 che proietta Bol al terzo turno contro l’americano Roddick, testa di serie numero 6. La classifica dice USA ma è un incontro sul quale possiamo riporre molte speranze vista la scarsa attitudine di Andy sulla terra rossa. L’inizio è ottimo con Bolelli che si porta 3-1 avanti prima di subire la rimonta dell’americano che riesce a recuperare il break di svantaggio sul punteggio di 2-3, da lì in poi i servizi saranno sempre conservati dai due contendenti che arrivano così al tie break che si aggiudica un ottimo Roddick per 7-5. nel secondo set un Simone che forse accusa il colpo del primo set perso perde subito la battuta e purtroppo per noi e per lui non sarà più in grado di recuperare andando addirittura a cedere nuovamente il servizio nel game finale (6-7 (5) 3-6 il punteggio in favore dell’americano). Bolelli ha disputato una buonissima partita e l’unica cosa che gli si può imputare (ma sarà anche a causa dell’età) è l’avvilimento con il quale ha affrontato il secondo set, quasi come se si desse già per spacciato, set nel quale ha avuto anche l’occasione di riportarsi in gara quando sul 2-3 ha avuto a disposizione 2 palle break purtroppo non sfruttate.

Il resto della truppa azzurra è stato abbastanza disastroso e ha raccolto il nulla da questa settimana romana: Seppi favorito dal sorteggio supera al primo turno Santoro 6-4 6-2 in un match che l’ha visto sotto solamente all’inizio quando il francese si è portato avanti 2-0 con break (logica e solita partenza nera) prima che l’azzurro prendesse il largo; qualificazione al secondo turno per andare ad affronta l’americano Blake, non certo ostacolo impossibile sulla terra battuta. Andy parte (stranamente) bene strappando il servizio allo USA addirittura a zero ma da lì in poi sarà un incredibile susseguirsi di break e contro break: sul 4-4 i due contendenti avranno tenuto il proprio turno di battuta soltanto una volta a testa. Alla fine ci si gioca tutto al gioco decisivo con Seppi che, avanti 5-4, cede il passo ed il set all’avversario 5-7. Nel secondo Andreas di orgoglio vola subito 3-0 e porterà questo vantaggio fino al 6-3 finale con un po’ di colpi di scena nell’ultimo game quando l’altoatesino concede una pericolosissima palla break che sarà in grado di annullare prima di conquistare il set. Nel terzo parziale il pensiero di tutti è che, sulle ali dell’entusiasmo, sia l’azzurro a trionfare ma purtroppo così non è e dopo un inizio in equilibrio (1-1) Blake prende il largo e surclassa Seppi andando a vincere 7-6 (5) 3-6 6-1; match orribile quello dell’italiano che si conferma in un periodo molto buio.

Pessimo anche il torneo romano di Potito Starace apparso troppo fuori forma e lontano dal giocatore che ci ha esaltato nelle ultime stagioni. Nel primo turno, a detta anche di lui stesso, gioca malissimo e riesce solo d’orgoglio e perché davanti al proprio pubblico ad avere la meglio del croato Cilic. Nel primo set, vinto 6-4, il break decisivo del campano arriva sul 4-4 ma Cilic reagisce alla grande e trionfa nel secondo 6-2. nel terzo set Potito strappa il servizio al croato sul 2-1 e conserva il vantaggio fino al 4-3 quando due break consecutivi prima fanno rientrare in gara Cilic (4-4) e poi consentono all’azzurro di portarsi avanti di nuovo (5-4) prima di chiudere con il servizio a disposizione; 6-4 2-6 6-4, quindi, il punteggio finale ma Starace non ha impressionato giocando qualche buon colpo ma nel complesso un brutto match.
Ad attenderlo al secondo ancora un croato, il bombardiere Karlovic. L’avversario è in una delle sue giornate estremamente positive al servizio ed il break subito da Potito nel primo set sull’1-2 è l’ago della bilancia, il campano infatti non sarà più in grado di recuperare e perde il primo parziale 3-6. nel secondo set la musica non cambia e un pessimo Starace perde il servizio sul 2-2; la partita sembra chiusa ma col cuore l’azzurro riesce a riportarsi in gara quando sul 3-4 compie l’impresa di strappare il servizio al croato. Il set si conclude al tie break che per la gioia degli appassionati presenti al foro italico Poto fa suo 7-5. nel terzo e decisivo set le prime emozioni arrivano sul 4-4 quando Potito ha una palla break che lo manderebbe a servire per il match e la gioca sulla seconda di Karlovic, purtroppo però l’occasione sfuma e il match si trascina al tie break finale dopo che l’azzurro sul 5-6 annulla 3 match point all’avversario. La conclusione non è quella da noi tutti auspicata e un pessimo Starace lascia gli internazionali d’Italia cedendo il gioco conclusivo 3-7.

Amaro anzi amarissimo il capitolo riguardante Filippo Volandri: Filo difendeva la splendida semifinale dello scorso anno ma, complice anche un problema al ginocchio, lascia subito il torneo sconfitto dell’ecuadoregno Lapentti in un incontro che poteva fare proprio. Nel primo si porta con autorità sul 5-1 e va a servire due volte per il set ma da li inizia a giocare malissimo e fa rientrare in partita l’avversario che lo aggancia e lo porta al tie break; Filo si porta avanti 5-3 ma anche qui subisce la rimonta avversa e va a cedere incredibilmente il set per 6-8. nel secondo set la musica cambia e Filippo si impone 6-2 trascinando il match al set conclusivo nel quale dopo essere stato avanti 2-1 e servizio crolla e viene sovrastato da Lapentti che va ad imporsi 7-6 (5) 2-6 6-2.
Volandri sta giocando con tantissimi problemi al ginocchio che lo condizionano ma questi non devono diventare una giustificazione ad ogni sconfitta visto che la decisione dell’azzurro è stata quella di giocare proseguendo con la fisioterapia. Quello di Roma era un match da vincere anche perché vista la facilità con la quale Filo ha vinto il secondo set, non si può certo dire che il primo (da 5-1!) sia stato perso per problemi fisici. L’augurio è che Volandri torni a essere quello che sul rosso umilia gli avversari ma, ripeto, non bisogna cercare scuse in caso di sconfitte ed eroizzarlo in caso di vittorie perché credo che farebbe anche il suo male.

Fuori al primo turno ma lasciando due buonissime impressioni sul campo i due giovani azzurri Fabbiano e Naso: Thomas poteva provare l’exploit visto che da qualificato è stato abbinato al primo turno al francese Mahut, forse l’avversario più battibile in questi tabelloni sul rosso. Nel primo set Thomas serve sul 5-4 ma paga l’emozione e perde a zero il servizio, è però bravo a non sciogliersi e alla fine si aggiudica il tie break 7-5. Nel secondo set è un solo break in favore del francese a fare la differenza ed il punteggio di 4-6 riporta tutto in equilibrio. Nel terzo set è l’esperienza a farla da padrona e sul 5-5 Mahut va a brekkare l’azzurro per poi concludere su proprio servizio. Sconfitta che lascia un po’ di amaro in bocca anche per la scelta degli organizzatori di fare giocare l’incontro su un campo abbastanza veloce che favorisce le qualità del francese ma Fabbiano al foro lascia tantissime impressioni positive dopo la brillante qualificazione e la vittoria sfiorata al primo turno.
Naso, in tabellone grazie ad una wc, affrontava il temibilissimo Canas al primo turno ma l’ha fatto disputando un ottimo incontro e senza timori reverenziali: nel primo set conduce sempre lui, si porta avanti 3-1 con due palle del 4-1, si vede annullare un set point sul 5-4 e alla fine si aggiudica il tie break 10-8 al quinto set point. Nel secondo parziale l’argentino prende il sopravvento e si impone 6-3 ma con Gianluca che continua a giocare un ottimo match e che ha più occasioni per fare il break e riportare il set in equilibrio. Purtroppo nel terzo set è Canas ad aumentare il ritmo e a far valere la grandissima esperienza della quale dispone e va ad imporsi per 6-2 spezzando il sogno di un grandissimo Naso.

L’ultimo azzurro in tabellone (anche lui grazie ad una wc) era Flavio Cipolla. Il sorteggio non è certamente stato benevolo per l’azzurro in quanto ha abbinato al romano il temibilissimo Almagro ma Flavio ha comunque messo del suo, disputando una pessima partita che l’ha visto soccombere 1-6 3-6 con un piccolo sussulto solo nel secondo set quando lo spagnolo da 3-0 in suo favore gli ha permesso di agganciarlo sul 3-3 grazie a tantissimi errori, il resto è stato soltanto buio.

Nelle qualificazioni tanti azzurri, tanta lotta ma tantissime sconfitte, molte delle quali lasciano l’amaro in bocca.
Marrai perde da Cuevas 3-6 6-4 1-6: nel primo set un black out da 3-3 ha fatto involare l’uruguagio; nel secondo parziale Matteo recupera da 3-4 per andare ad imporsi, ma nel set decisivo dopo l’iniziale 1-1 il toscano crolla sotto i colpi di un avversario in formissima.
Il giovane Trevisan si arrende al cospetto di un vecchietto terribile quale Bjorkman. 4-6 6-3 6-7 (5) il punteggio di un match in equilibrio fino al termine. Nel primo set con lo svedese avanti 5-4 Matteo ha avuto 2 palle del 5-5 ma ha poi ceduto al terzo set point; nel secondo l’azzurro vola 3-0, si fa raggiungere sul 3-3 prima di fare propri i successivi 3 games con alcune emozioni sul 5-3 quando annulla una pericolosissima palla break prima di chiudere il game con un ace. Nel terzo parziale Trevisan va sul 2-0 ma si fa recuperare e si gioca tutto al tie break finale perso 5-7 con un fallo di piede chiamatogli sul 5-6 su una prima palla di servizio buona.
Anche Arnaboldi offre un’ottima prestazione ma cede anch’esso al terzo set contro il serbo Pashanski (6-4 3-6 3-6 il punteggio); l’incontro poteva girare diversamente in quanto Andrea sul 3-2 in proprio favore nel terzo set ha avuto a disposizione due palle break per scappare via; purtroppo una volte annullategli l’italiano subisce il colpo e lascia via libera all’avversario.
Azzaro perde da Clement 6-4 2-6 3-6: nel primo parziale il break decisivo per l’azzurro arriva sull’1-1 mentre nei set successivi il francese non cederà più un servizio condendo però (e annullando) alcune palle break a Leo che esce quindi di scena con alcuni rimpianti.
Altro azzurro e altro terzo set ma grandissima prestazione contro un avversario in notevole forma: sto parlando di Paolino Lorenzi che cede con onore a Lapentti 6-3 1-6 7-5. nel primo set Paolo si porta 3-1 avanti, viene agganciato sul 3-3 ma riesce ad allungare ed imporsi 6-3; l’avversario reagisce a fa suo il secondo parziale nettamente. Nel terzo set Lorenzi riesce a rientrare in partita da 3-5 sotto ma purtroppo cede la battuta a zero all’undicesimo gioco lasciando così il via libera all’avversario.
Amarissima anche la prova di Galvani che perde da Patience 2-6 6-4 4-6 il solito incontro nel quale Stefano ha faticato l’inverosimile nei propri turni di servizio; nel terzo set sul 4-5 e servizio ha sprecato 3 palle del 5-5 prima di cedere la battuta edi conseguenza l’incontro.
Vagnozzi perde da Becker 6-4 4-6 2-6 in un match che viste le diverse attitudini dei giocatori sulla superficie, poteva fare proprio. Nel primo set il break di Simone arriva sul 5-4 mentre il secondo parziale è deciso dal servizio perso dall’azzurro nel primo game. Senza storia il terzo set.
Anche Francesco Aldi, infine, lascia subito al primo turno contro il temibilissimo argentino Del Potro che lo sconfigge 6-0 4-6 6-2.

Le uniche gioie azzurre di queste qualificazioni sono venute dall’ottimo Fabbiano che prima sconfigge Hanescu 6-4 3-0 e ritiro in un match giocato in maniera ottima dal nostro giocatore e poi va a conquistarsi il main draw sconfiggendo Pashanski 3-6 7-5 6-3. Nel primo set il break serbo arriva sul 3-4 ed è decisivo per il 3-6 finale; nel secondo set Tommy si è trovato avanti 4-1, è stato rimontato ma è poi stato bravo a mantenere alta la concentrazione e a piazzare la zampata decisiva sul 6-5 e servizio avverso. Nel set decisivo è l’azzurro a portarsi sul 4-2 e servizio ma un doppio fallo permette a Boris di rientrare nel match prima dell’allungo decisivo del nostro giovane campione che alla grande fa il suo ingresso nel tabellone principale del master series di Roma.

6 i tornei challenger della settimana ma ancora una volta poco folta la pattuglia azzurra. A Rijeka in Croazia il solo azzurro in tabellone era Stoppini che dopo aver superato al primo turno 7-5 6-2 Draganja si è arreso a Hernandez 3-6 1-6. Nelle qualificazioni di questo torneo c’era Motti vittorioso al primo turno su Mektic 7-6 (2) 2-6 7-6 (4) prima di cedere a Dell’Acqua 3-6 4-6; lo stesso Max aveva usufruito di un bye al primo turno e dopo la vittoria sul connazionale ha ceduto il passo a Zemlja 6-7 (2) 4-6. presente anche Burzi che ha passato due turni (il primo grazie ad un bye e il secondo sconfiggendo Tuksar 3-6 7-5 6-1) prima di cedere con onore a Sijsling 3-6 7-6 (11) 3-6.
A Rabat in Marocco buone prove di Francesco Piccari che raggiunge i quarti di finale sconfiggendo 6-3 6-4 El Amrani e 6-4 6-2 Guez prima di perdere con onore da Garcia Lopez 6-7 (4) 3-6 e Jorquera che dopo aver sconfitto il francese De Chaunac 6-4 7-6 (6) cede il passo a Vassallo Arguello 3-6 7-6 (4) 4-6. In tabellone anche Brizzi che ha perso al primo turno da Klec 3-6 4-6.

Addirittura tre vittorie in campo future questa settimana: Petrazzuolo trionfa a Vicenza sconfiggendo in finale Ionica 7-6 (1) 6-3, Da Col vince in Gran Bretagna sconfiggendo in finale l’argentino Alvarez 6-4 6-1 e Ghedin piazza il primo acuto della sua carriera alzando le braccia in Grecia a Kos vincendo all’atto finale contro La Porte 6-3 6-2.

IL PAGELLONE:

FABBIANO: 7,5 – Qualificazione ottima e primo turno perso sul filo di lana; l’avversario sarà pure stato il più abbordabile in tabellone ma per Thomas era la prima in certi palcoscenici. VAMOS!

GHEDIN: 7,5 – Mezzo voto in più per la sfortuna avuta nella sua giovane carriera; finalmente scrive il suo nome nell’albo d’oro di un torneo, speriamo sia la prima di molte vittorie. BRAVISSIMO!

BOLELLI: 7 – Incanta per due turni prima di cedere alla distanza contro Roddick forse a causa anche di un po’ di stanchezza dopo un ottimo periodo. POSITIVO.

NASO: 7 – Gran partita quella di Giallo! Prende a pallate Canas e solo qualche punto e un po’ di esperienza gli impediscono di fare proprio il match. LOTTATORE.

PETRAZZUOLO: 7 – Fa suo il future di Vincenza piazzando finalmente un buon acuto in questa stagione. NON FERMARTI ORA!

DA COL: 7 – Perde un solo set in tutto il torneo e trionfa in un 15.000 inglese su terra battuta; finalmente il ragazzo fa parlare di se. ERA ORA!

F. PICCARI: 6,5 – Finalmente un acuto per questo ragazzo sfortunatissimo; cede con onore ai quarti ad un avversario di livello. BENTORNATO!

LORENZI: 6,5 – Lotta e perde di poco contro un avversario in crescita e tornato nella forma dei giorni migliori; cosa chiedere di più? PECCATO.

ARNABOLDI: 6,5 – Quando gioca tornei superiori ai soliti future si carica e gioca ottimamente; peccato per quelle due palle break. BENE COMUNQUE.

JORQUERA: 6+ – Un bravo a Manolo, non se ne parla mai ma lui rema e lotta come pochi viaggiando tantissimo; sfiora l’impresa con Vassallo. APPLAUSI.

TREVISAN: 6 – Cede al terzo set nel gioco decisivo all’esperienza (tanta) dello svedese e (forse) al poco nazionalismo di un giudice di linea. IL FUTURO E’ ANCHE TUO!

ALDI: 6 – Strappa un set a un ottimo avversario che abbiamo visto impensierire Murray al primo turno prima dei problemi alla schiena. SEGNALI DI RIPRESA.

MARRAI: 5,5 – Per lui questi palcoscenici sono nuovi e crolla alla distanza; io sono certo che li calcherà di nuovo. IL NUOVO DELL’ITALIAN TENNIS.

AZZARO: 5,5 – Non sfrutta una ghiotta occasione contro un avversario che ultimamente le prende da chiunque. CHANCES BUTTATA.

VAGNOZZI: 5 – Vagnozzi chi???? Ancora lui, ancora avanti e ancora un’occasione sfumata… nella sua tabella punti del 2008 fa più freddo che in Siberia. SI IMPEGNASSE DI PIU’…

STOPPINI: 5 – Vince a fatica un match da vincere e poi cede ad uno ostico ma lo fa in maniera netta, troppo netta. ANNO ZERO.

VOLANDRI: 4,5 - Per la partita meriterebbe un 3 ma ha l’attenuante del ginocchio; Certo ora crollerà nel ranking e rischia di andare sempre più giù. INCEROTTATO.

STARACE: 4,5 – Non è lui e si vede… vince con Cilic solo grazie al cuore e ancora grazie ad esso riesce a portare Ivo al tie break finale ma non è abbastanza. FANTASMA.

SEPPI: 4 – Il suo periodo è sempre più… Blake. Con Santoro sulla terra ci vincono tutti ma al secondo turno gioca un pessimo match e con un tabellone così c’è solo da piangere sul latte versato. TERRIBILE.

GALVANI: 3,5 – Sempre peggio, di settimana in settimana; ora addirittura non tiene più un servizio. PRE-PENSIONAMENTO.

DELL’ACQUA: 3,5 – Prosegue la marcia di avvicinamento alle quali di Wimbledon… ma non sono così certo che cerchino un giardiniere, non hanno già i loro? L’ERBA VOGLIO.

BRIZZI: 3,5 – Troppo discontinuo questo ragazzo per mantenere i buoni propositi; quando comincerà ad essere più convincente avrà i capelli brizz…olati. DELUSIONE.

CIPOLLA: 3 – Quando passa l’emozione per la sua prima apparizione al Foro la partita è già finita. Pessimo in ogni fondamentale. DISASTRO.

ALTRI: Motti: 5,5 – Burzi: 5,5

Diego Stocchi

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