Primo Master Series sul rosso e l'Italia è subito a... terra!
Inserito il 26 aprile 2008 22:22 da Redazione editoriale in Editoriali
Analizza la settimana appena trascorsa il nostro Diego Stocchi.
Dopo la trasferta ricca di delusioni e con qualche (magra) soddisfazione negli Stati Uniti, gli occhi di noi tutti erano puntati sul piccolo Principato di Monaco dove, dopo l’aperitivo offertoci dalla portoghese Estoril e dall’Ispanica Valencia, prendeva il via ufficialmente la ricca stagione sulla terra rossa europea che mette sul piatto 3 Master Series e il secondo slam dell’anno, il Roland Garros.
Lecito attendersi delle soddisfazioni dai nostri ragazzi che fanno del rosso la propria superficie preferita e giusto sperare di poter emanare quell’urlo di gioia rimasto strozzato in gola dal match di Bolelli contro Davydenko a Miami, di gridare per un’impresa azzurra fin da Montecarlo.
Nulla di tutto ciò, purtroppo, perciò i sogni resteranno ancora una volta tali e le delusioni ancora una volta tante. È mercoledì e, tristemente, vi posso già narrare il cammino azzurro in questo torneo; i “migliori” sono stati Filippo Volandri e i due ragazzi più giovani dei nostri presenti in tabellone principale ovvero Andreas Seppi e Simone Bolelli i due titolari dell’Italia di Davis. Andreas al primo turno ha affrontato l’argentino Calleri, forse non un mostro sacro del tennis mondiale ma certamente giocatore insidioso che sempre ben si comporta nel circuito; il risultato è stato 6-4 6-3 per il nostro giocatore che, in un match non stupendo, è riuscito a prevalere abbastanza nettamente senza mai avere momenti di crisi e riuscendo (finalmente!) a evitare le sue ormai proverbiali partenze false ma andando addirittura a conquistare un break in apertura. Per l’atleta di Caldaro il secondo turno contro il bombardiere USA Querrey si prospettava abbastanza agevole sulla carta ma il tennis, come lo sport in generale, non si gioca ahinoi purtroppo sulla carta ed il campo di gioco ha decretato lo stop di Andy che si è arreso in due set: il primo è filato via liscio per l’americano impostosi con un perentorio 6-1 mentre nel secondo c’è stata almeno un po’ di lotta ma il braccio tremolante alla fine è stato quello di Seppi. Andreas era riuscito a recuperare lo svantaggio di un break e addirittura poteva portarsi 3-1 e servizio ma una volta arrivati al fotofinish (5-5) cede la propria battuta e con essa le speranze di volare al terzo turno; 1-6 5-7 un punteggio senza attenuanti per l’azzurro che mai ha veramente dato l’impressione di potere fare girare il match a proprio favore.
Bolelli almeno qualche buona impressione nel principato l’ha lasciata ma anch’esso si è dovuto arrendere al secondo ostacolo: giunto dalle qualificazioni (6-2 3-6 6-1 a Schukin e 6-3 6-2 a Recouderc), si trova a dover affrontare un match di primo turno duro contro Chela ma Simone disputa un ottimo match e sovrasta l’argentino con il punteggio di 6-2 6-2 concedendo una sola palla break (annullata) in tutto l’incontro. Al secondo turno Bol pesca di nuovo Davydenko e deve di nuovo cedere al cospetto del russo: la partenza di Kolya è da brividi e in un amen il nostro ragazzo è sotto 2-6 1-4 e 30-40 su servizio russo, è qui che Simone tira fuori una buona dose di orgoglio e riesce ad aggrapparsi ad un insperato tie break dopo essere stato anche a due punti dal set sul 6-5 in proprio favore; nel parziale decisivo ad avere la meglio è l’esperienza e Davydenko si impone 7-5 accedendo così agli ottavi di finale.
Capitolo Volandri: Filo rientrava proprio qui dopo lo stop di due settimane per problemi al ginocchio che gli hanno impedito di saltare la trasferta di Davis e il torneo dell’Estoril. Il sorteggio è favorevole all’italiano che pesca il francese Mahut al primo turno, avversario poco a suo agio sulla terra battuta. Il campo da ragione ai pronostici e alle nostre speranze ed un buon Volandri si impone 6-2 6-3 e va a sfidare lo scozzese Murray al secondo turno. Si prospetta una partita non semplice ma se c’è una superficie sopra la quale Filo può battere Andy è proprio questa e i precedenti sul rosso confermano questa tendenza. Dopo un inizio equilibrato è l’avversario e rompere gli indugi e sul 3-2 strappa il servizio all’azzurro; Filo reagisce e ritorna in scia fino al 4-5 40-15 quando qualcosa si rompe e il buon gioco espresso fino a quel momento resterà solo un ricordo. Murray recupera e alla prima occasione fa suo il primo parziale (4-6). Nel secondo non arriva la reazione (doverosa) che ti aspetti e così dopo i primi due game con entrambi i contendenti che tengono il proprio turno di battuta, Volandri esce dal campo anzitempo e subisce un pesante 1-6 che mette fine alle sue velleità belliche. Roma è alle porte e alzi la mano chi pensa che un Filippo così possa riconfermare quanto di miracoloso fatto lo scorso anno…
Capitolo amarissimo quello riguardante Potito Starace che aveva avuto in dote un buon tabellone (almeno per quanto riguarda i primissimi turni); è bastato il qualificato Lapentti per fermare il campano che di questo passo a breve potrebbe perdere la leadership del tennis italiano.
Avvio di gara favorevole ai nostri colori con Potito che si porta subito 2-0 e servizio, l’ecuadoregno reagisce e si riporta in parità ma sul 3-4 cede nuovamente la battuta e manda Poto a servire per il set. Il campano si complica però la vita e subisce un nuovo break rimettendo in corsa l’avversario (5-4) prima di poter chiudere la contesa di nuovo su servizio avverso quando con un set point a disposizione sbaglia un comodo passante di dritto. Logica conclusione di un pazzo primo parziale è il tie break nel quale purtroppo a “piangere” è l’azzurro che soccombe 3-7 giocando malissimo.
Nel secondo set la musica non cambia: l’azzurro prende subito un break di vantaggio che conserva fino al 5-3 ma di nuovo sbagliando molto si fa raggiungere e superare e solo all’ultimo respiro riesce ad aggrapparsi di nuovo al tie break che stavolta fa suo per 7 punti a 2.
La speranza è che sulle ali dell’entusiasmo sia l’italiano a prevalere ed accedere così al secondo turno. Regna l’equilibrio al servizio fino al 2-2 quando si susseguono 3 break consecutivi che portano l’avversario avanti 4-3 e servizio con Potito incapace di reagire e di rimettersi in partita e sogni di gloria che svaniscono con il 4-6 finale.
Nelle qualificazioni, oltre al sopra citato Bolelli, era presente anche Flavio Cipolla. Il romano al primo turno si trovava a dover fronteggiare Clement in un match durissimo e ad aumentare la dose di difficoltà anche il fatto che Flavio era giunto a Montecarlo solamente 3 ore prima dell’inizio del match con pochissimo tempo così di prendere confidenza con palline e campi da gioco.
Un complicatissimo inizio match portava Cipolla subito sotto 0-4 e nonostante un buon recupero del nostro ragazzo è il transalpino ad imporsi 6-3. nel secondo parziale la musica cambia e ad imporsi con lo stesso punteggio del primo set è stavolta l’azzurro che poi nel set decisivo spazza via l’avversario con un perentorio 6-0. Al secondo turno l’avversario Lapentti, match fattibile anche perché l’unico precedente fra i due giocatori risale a due anni fa proprio nelle qualificazioni del torneo del principato con il nostro ragazzo che prevalse due set a zero. Come spesso nel tennis succede la partita gira su un unico punto che poteva decretarne una storia diversa e che invece sorride al giocatore dell’Ecuador: siamo 4-4 nel primo set con Lapentti al servizio che concede una palla break (la prima del match) a Flavio che sarebbe potuto andare a servire per il set; il game invece lo fa suo Nicolas che dopo il pericolo scampato va a strappare il servizio all’azzurro facendo suo così il primo parziale per 6-4. nel secondo set il break decisivo arriva all’ottavo gioco ed è abbastanza per estromettere Cipolla dal torneo monegasco, 4-6 3-6 il punteggio finale ma in queste due settimane Flavio ha certamente dimostrato di poter competere a buoni livelli.
L’unico torneo challenger con azzurri impegnati si è disputato in quel di Cremona, sul cemento, ed i quattro giocatori italiani presenti in tabellone principale hanno subito lasciato il torneo dopo il primo turno: il qualificato Stoppini cede ad Istomin in un match dal quale punteggio si può facilmente intravedere come ci siano state occasioni di fare proprio l’incontro come spesso capitato in carriera ad Andrea che a volte perde incontri già vinti: 6-0 6-7 (5) 1-6 il punteggio finale. La wild card Giuseppe Menga si arrende non senza lottare a Menendez con il punteggio di 6-3 4-6 5-7; sconfitta in lotta anche per Walter Trusendi contro l’ostico Schwank che prevale 6-4 5-7 6-2 e, infine, brutto stop per il giovane Trevisan contro il qualificato Kindlmann 7-6 (4) 3-6 4-6.
Nelle qualificazioni l’unico italiano a sorridere è stato Stoppini che ha raggiunto il main draw superando nell’ordine 6-3 6-2 Da Col, 2-6 7-6 (4) 6-4 Dell’Acqua (per Max vittoria la primo turno 7-6 (8) 3-6 7-6 (5) contro Kavcic) e Jeanpierre 6-2 3-6 6-4. Disco rosso all’ultimo turno per Paolo Lorenzi che dopo aver battuto 6-3 6-4 Sonchat Ratiwatana e 6-2 6-2 un sempre più deludente Crugnola (6-0 4-6 7-5 a Charroin al primo turno), si è arreso al tedesco Kindlmann 6-1 2-6 0-6.
Gli altri azzurri in tabellone erano Alessandro Piccari che ha sconfitto 6-4 6-4 Skenderovic al primo turno prima di perdere dallo stesso Kindlmann 2-6 1-6, Vico che ha passato il primo turno sconfiggendo 6-1 7-6 (6) Rieschick ma ha poi perso contro Prpic 3-6 2-6, Colangelo arresosi subito 0-6 4-6 a Uzakov e Francesco Piccari che ha anch’esso lasciato subito il torneo sconfitto da Burrieza 6-4 6-7 (5) 5-7.
IL PAGELLONE:
BOLELLI: 7 – Si qualifica bene, umilia Chela al primo turno e perde con onore dal miglior Davydenko della settimana. STA SALENDO.
CIPOLLA: 6,5 – Arriva in tarda mattinata a Montecarlo ma appena si abitua alle condizioni sconfigge Clement (non uno qualunque) rifilandogli un netto 6-0 nel terzo; con Lapentti (in settimana di forma ottima) si poteva forse fare di più ma ha perso un match girato su pochissimi punti. LA VIA E’ QUELLA BUONA.
TRUSENDI: 6 – Piano piano si affaccia ai challenger dopo aver disputato ottimi future; a Cremona perde in volata da un avversario che spesso non demerita nemmeno nelle quali ATP. AVANTI COSI’!
MENGA: 6 – Onore e merito a un ormai ex giocatore che onora degnamente la wild card ricevuta disputando un ottimo incontro perso in volata. BRAVO!
STOPPINI: 5,5 – Buona qualificazione (finalmente!) ma poi cede ad un avversario non trascendentale in un match dei suoi. PICCOLI PASSI.
SEPPI: 5 – Il primo turno aveva fatto sperare mentre il secondo ci ha smontati... sembra sempre sulla strada di risultati importanti ma poi trova sempre (spesso male) il semaforo rosso. QUALCOSA NON VA’.
VOLANDRI: 5 – Deve battere Mahut e lo batte in due set senza sudare, ma con Murray si poteva, si doveva fare di più. RINUNCIATARIO.
TREVISAN: 4,5 – Sarà che ci vuole pazienza, sarà… ma alla sua età Fognini batteva Djokovic nelle qualificazioni di Roma mentre lui non passa un turno né nei future, né nei challenger. NON CI SIAMO.
STARACE: 4 – Prosegue la serie nera; non vince, non convince, insomma dovrà prima o poi decidere cosa fare da grande no? DISASTRO.
ALTRI: Lorenzi 5,5, Dell’Acqua 5,5, A. Piccari 5, Vico 5, F. Piccari 4,5, Da Col 4, Colangelo 4, Crugnola 4
Diego Stocchi