Davis: Lotta fino all'ultimo 15 ma l'Italia resta in serie B

Inserito il 15 aprile 2008 10:33 da Redazione editoriale in Editoriali
Abituale appuntamento con il riepilogo settimanale affidato a Diego Stocchi, ovviamente con grande spazio alla sfida di Dubrovnik tra Croazia e Italia

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Questa settimana nessun torneo ATP in calendario per la disputa dei quarti di finale di coppa Davis ma soprattutto, per noi italiani, l’ennesimo tentativo della nostra squadra (composta da Bolelli, Seppe, Starace e Cipolla) di provare a raggiungere il gruppo A, quel gruppo maggiore che manca da troppo tempo alla nostra nazionale e di rimediare alla figuraccia dello scorso anno in Israele; urna non troppo benevola per i nostri colori visto che siamo stati accoppiati alla Croazia di Mario Ancic e Ivo Karlovic, forse l’avversario più temibile di quelli che ci potevano capitare.

Inizio incoraggiante per i nostri colori con un Simone Bolelli in forma smagliante e strepitoso nel match d’esordio contro il numero uno di casa, il bombardiere Karlovic. Primo parziale conclusosi al tie break con il nostro rappresentante che riesce ad imporsi per 9-7 per poi “volare” sulle ali dell’entusiasmo nei due successivi set: nel secondo conquista (a zero!) il break decisivo sul punteggio di 3-2 in suo favore e lo conserva fino al 6-4 finale mentre nel terzo l’impresa di strappare il servizio al croato riesce sul 4-4 per poi tenere il proprio turno di servizio e trionfare 7-6 (7) 6-4 6-4.

1-0 Italia quindi con Seppi che scende in campo contro il temibilissimo Mario Ancic nel secondo incontro: inizio in salita (come sempre) del ragazzo di Caldaro che va sotto di un set (2-6) e di un break; Andreas riesce a rientrare nel match  ma sul 3-3 perde nuovamente il servizio e non riesce più a recuperare lo svantaggio trascinandolo fino al 4-6 finale. Il terzo parziale è stato molto equilibrato con i due contendenti solidi al servizio fino al finale ricco di colpi di scena: sul 4-4 Ancic fa il break e va a servire per il match ma subisce la rimonta del nostro ragazzo che, dopo avergli annullato un match point, riesce nell’impresa di riportare il match in equilibrio ma nel gioco successivo, avanti 30-00, deve di nuovo cedere la battuta e successivamente l’incontro: 2-6 4-6 5-7 il punteggio finale.

Il doppio diventa quindi incontro di importanza letale ai fini della sfida e i due capitani cambiano le coppie prima del match: doveva essere Ancic/Karlovic contro Starace/Cipolla, è stata sfida fra Bolelli/Starace e Ancic/Cilic. La coppia croata si aggiudica un primo set equilibrato al tie break, vinto 7-3 e vola 5-1 nel secondo; gli azzurri reagiscono e recuperano fino al 4-5 ma nel decimo game Cilic teneva la battuta portando la Croazia 7-6 6-4.
Il terzo set dava qualche barlume di speranza ai nostri colori con i due azzurri che, senza problemi di sorta, trionfavano 6-1 ma nel quarto parziale purtroppo l’epilogo non era quello da noi tutti auspicato, infatti sul 2-3 la coppia croata riusciva a conquistare un break poi difeso fino al 6-3 finale.

Tutto rinviato a domenica con l’Italia sotto 1-2 e chiamata ad un compito difficilissimo. Karlovic non scende in campo e a sfidare Andreas Seppi nel penultimo singolare è Cilic, numero 44 del mondo. Primo set con il croato che ha servito in vantaggio 5-4, si è fatto strappare la battuta e ha dovuto annullare un set point al nostro rappresentante sul 5-6 prima andare a vincere al tie break (con Andy che si è visto annullare un secondo set point sul 7-6 in suo favore). Nei due successivi set Seppi saliva in cattedra e grazie ad un doppio 6-4 riusciva a portarsi avanti e addirittura a mettere un’ipoteca sull’incontro andando subito a strappare il servizio all’avversario nel primo game del quarto set e a tenersi in vantaggio fino al 3-1. Quando ormai il match sembrava pienamente in pugno Cilic, trascinato dal pubblico di casa, riusciva a rimontare fino ad aggiudicarsi senza problemi il tie break (7-3); il quindo set, dunque, diventava decisivo non solo per la partita ma per l’intera sfida e la Croazia sulle ali dell’entusiasmo e con il proprio giocatore caricato dal pubblico sembrava favoritissima. Invece l’epilogo è stato dolce, quello da noi sperato, con Andreas che spiccava il volo e poteva alzare trionfalmente le braccia andando ad imporsi 6-1 (6-7 (7) 6-4 6-4 6-7 (3) 6-1 il punteggio finale) e lasciando nelle mani di Simone Bolelli le sorti dell’Italia del tennis.

Match decisivo che inizia subito in salita per Simone che, dopo un avvio incoraggiante, cede il servizio sul 3-3 e non riesce più a recuperare lo svantaggio fino al 4-6 finale. A segnare il secondo parziale è un break croato ottenuto in avvio e conservato fino al termine da Ancic che si impone ancora per 6-4 e nel terzo set si invola fino trionfare 6-2; il punteggio non deve però ingannare, Simone ha disputato nel complesso una buonissima partita contro un avversario che, ai livelli odierni, sarebbe stato in giocabile per molti. Peccato, l’Italia del tennis anche nel 2009 dovrà vedere giocare le altre nazioni nel gruppo maggiore ma c’è la consapevolezza di avere un buon gruppo con ragazzi come Bolelli e Fognini destinati a migliorare ulteriormente il proprio potenziale.

L’unico challenger settimanale che vedeva rappresentanti azzurri è stato quello di Monza. Nella città lombarda si è messo in evidenza Andrea Arnaboldi, quella speranza rimasta fino ad ora inesplosa che siamo abituati a vedere impegnato nei future in Spagna. L’italiano, in tabellone grazie ad una wild card, approda fino ai quarti di finale ottenendo due brillanti vittorie contro due buonissimi giocatori: Golubev al primo turno, battuto con il punteggio di 6-4 4-6 6-1 e il peruviano Horna (un po’ calato ultimamente ma sempre giocatore di spessore) superato dopo un inizio shock che ha visto Andrea cedere il primo parziale 0-6 prima di andare a trionfare 6-4 6-2. Nei quarti di finale si ferma la corsa di Arnaboldi contro Ventura che lo batte 6-2 6-3.
Altri due azzurri erano presenti nel tabellone principale: Galvani che è stato superato da Vassallo Arguello 5-7 4-6 dopo aver sciupato l’impossibile, soprattutto nel primo set nel quale ha avuto a disposizione anche un set point sul proprio servizio e Stefano Ianni che ha perso anch’esso al primo turno dal russo Ledovskikh 5-7 4-6.

Nelle qualificazioni mezzo disastro azzurro con il solo Brizzi che riesce ad arrivare al turno decisivo battendo prima Ryderstedt 7-6 (2) 6-2 e poi Skenderovic 6-2 6-2 prima di arrendersi all’austriaco Eitzinger 5-7 3-6. Matteo Volante supera Brunstrom 6-1 6-4 ma viene sconfitto al secondo turno da Rosol 3-6 0-6. per gli altri italiani tutte sconfitte al primo turno di Fabbiano (3-6 6-7 (5) da Greul), Costa (5-7 4-6 da Cakl), Dell’Acqua (4-6 4-6 da Hocevar), Crugnola (4-6 5-7 da Bozoljac), Ottavi (1-6 1-6 da Kamke), Baio (3-6 1-6 da Smit) e Zacchia (2-6 1-6 da Mergea)

IL PAGELLONE:

ARNABOLDI: 7,5 – Bravo Andrea, promessa inesplosa del tennis azzurro, a vederne i risultati credo farebbe bene a cimentarsi più spesso nei tornei future. TI ASPETTIAMO.

BOLELLI: 7 – Contro Karlovic compie un capolavoro giocando un ottimo incontro, nel doppio non demerita e contro Ancic perde da un avversario che ha giocato da primi 5 del mondo. BUONO.

SEPPI: 6,5 – E’ inutile lui è così, prendere o lasciare, spreca molto contro Ancic quando poteva rientrare nel match e sciupa l’inverosimile con Cilic riuscendo quasi a compromettere l’incontro… ma alla fine l’importante era vincere per tenerci a galla e lui l’ha fatto. CARDIOPALMA.

BRIZZI: 5,5 – Peccato per la sconfitta al turno decisivo di qualificazione ma provandoci prima o poi il risultato importante dovrà pure arrivare. CREDICI ALBERTO.

IANNI: 5 – I challenger sono forse troppo per il suo livello ma non demerita contro un avversario a lui superiore. PECCATO.


VOLANTE: 5 – L’uomo dei future nei posti più sperduti del mondo ogni tanto ci prova anche in Italia ma quando si mette al…volante nel nostro paese le strade sono sempre tortuose e troppo strette per lui. CORAGGIOSO.
 

FABBIANO: 5 – La nota positiva è che lotta bene contro un buon avversario, quella negativa è che uno dei nostri fiori all’occhiello tarda ad esplodere. COSì, COSì.
 

CRUGNOLA: 5 – Perde da un buon avversario che anche a Napoli aveva la meglio su Marco nelle qualificazioni ma la domanda è, dove è finito l’ottimo Crugno di un anno e mezzo fa? CALATO.
 

STARACE: 5 – Certamente non è un doppista ma qualcosa di più poteva certamente farlo. AFFONDATO.
 

DELL’ACQUA: 4 – Perde ancora nelle qualificazioni e la vittoria nel future austriaco di inizio stagione resta solo un’immagine lontana nella nostra memoria. PESSIMO.
 

GALVANI: 4 – Ancora niente per Stefano e mi chiedo se abbia davvero ancora qualcosa da dare al tennis… NEGATIVO.



Diego Stocchi


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