Galvani da film; ma non c'è lieto fine....
Inserito il 27 gennaio 2008 20:13 da Redazione editoriale in Editoriali
Eccoci con il solito appuntamento domenicale con le considerazioni della settimana dei nostri alfieri da parte di Diego Stocchi.
C’est la vie! Così, mentre i francesi scoprono in Tsonga un nuovo campione in grado di farli sognare, noi dobbiamo “rifugiarci” nell’anticamera dei tornei challenger, con il primo slam dell’anno già chiuso nel cassetto dei ricordi e degli ennesimi sogni rimasti soltanto tali.
Siamo già nel vecchio continente, più precisamente ad Heilbronn in Germania e per questa settimana dobbiamo accontentarci di due soli rappresentanti: Stefano Galvani e Federico Luzzi nel tabellone principale e nessun azzurro presente nelle qualificazioni.
Doveroso partire da Galvani: già in Australia si era reso protagonista di un match pazzo nelle quali ma in questo torneo ha fatto, se vogliamo, ancora di “meglio”! Speriamo non siano così tutto l’anno i suoi match altrimenti è da sconsigliare ai deboli di cuore. Ma andiamo con ordine; il sorteggio per Stefano non è di certo stato fra i più benevoli visto che l’ha messo di fronte all’americano Bobby Reynolds, tds n. 6 ma lui è stato bravo a sovvertire il pronostico e vincere iniziando proprio da qui la saga dei colpi di scena che ne caratterizzeranno l’intero torneo; vinto il primo set con il punteggio di 6-3 subisce la rimonta USA e deve cedere il secondo parziale per 4 giochi a 6; nel terzo e decisivo set l’equilibrio viene rotto sul 4-4 con Stefano che strappa il servizio all’avversario e va a servire per il match, ma qui perde a sua volta il servizio per poi conquistare i successivi due games e vincere 7-5 al terzo. Al secondo turno l’avversario è lo slovacco Lacko, Galva parte bene e si aggiudica il primo set per 6-4 ma pui subisce il ritorno veemente del suo avversario che si impone con il punteggio di 6-1 e si invola fino al 5-3 del set decisivo; qui il nostro portabandiera reagisce, conquista 4 games di fila e vince di nuovo per 7-5 al terzo set. Anche nei quarti di finale contro Karanusic le emozioni non mancano, soprattutto nel primo parziale che ha dell’incredibile: Stefano si trova in vantaggio 5-3, serve per il set sul 5-4, subisce il breack ma non si da per vinto e strappa di nuovo il servizio all’avversario, serve di nuovo per il set e ancora si fa brekkare; giunto al tie l’azzurro si trova avanti 6-3 e due servizi a disposizione, subisce la rimonta del croato gli annulla 3 set point e si aggiudica il tie-break per 12-10!!!! Pazzesco… nel secondo set ci farà sudare e soffrire di meno vincendo per 6-4 e volando in semifinale per affrontare la wild card locale Petzschner numero 158 delle classifiche ATP. Match alla portata di Stefano che guadagnerebbe punti pesanti per scalare posizioni nel ranking. Anche qui le emozioni non mancheranno ma, purtroppo, questa volta l’urlo di gioia ci resta strappato in gola. I primi due set sono equilibrati e vedono prevalere Galvani 6-4 nel primo e il tedesco 6-3 nel secondo; si va quindi al set decisivo e l’Italiano vola sul 5-2 con la finale ad un passo; qui invece qualcosa si blocca e alla fine a prevalere e Petzschner che sul 4-5 annullerà anche un match point per poi trionfare al tie breack (vinto per 7 punti ad 1). Peccato perché la chances era ghiottissima.
L’altro azzurro impegnato in questo torneo era Luzzi ma qui di miracoli non ce ne sono stati; semmai abbiamo avuto solo conferme e purtroppo negative. L’azzurro è infatti stato sconfitto subito al primo turno dal rappresentante della Repubblica ceca Hernych con il punteggio di 4-6 4-6. prosegue quindi il momento nero di Federico che non riesce più a vincere un match e che a meno di clamorosi colpi di scena dovrebbe fra una settimana ricevere la stangata della federazione internazionale per quanto riguarda la faccenda delle scommesse. Peccato, peccato davvero perché il ragazzo ha un tennis esteticamente bellissimo e di certo avrebbe potuto stare spesso e stabilmente fra i primi 100 giocatori del mondo. Incomprensibile la scelta di non patteggiare come i suoi colleghi Starace e Bracciali visto che ne aveva la possibilità; incomprensibile in quanto finora ha giocato match con la testa altrove e la concentrazione, si sa, nel tennis è componente fondamentale… ha sempre perso e ora rischia una stangata che lo farebbe precipitare nel ranking; sarà stata una questione di orgoglio ma a volte bisogna lasciare perdere certi principi se non ci si vuole vedere rovinata una carriera.
Poca gloria nei futures della settimana con tre semifinali raggiunte e altrettante sconfitte di Dell’Acqua e Stoppini in Austria e Lorenzi in Cina.
SETTIMANE A CONFRONTO:
Nella stessa settimana del 2007 i challenger in calendario furono ben 5 contro i due di quest’anno. 7 azzurri parteciparono alle qualificazioni: 2 raggiunsero l’obiettivo (Crugnola in Inghilterra e Fognini in Cile), uno fu eliminato al secondo turno e 4 al primo.
Nei tabelloni principali i nostri rappresentanti furono 9 con il miglior risultato raggiunto dallo stesso Fognini a Santiago dove raggiunse la finale e si fermò ad un passo dal titolo; per il resto abbiamo raggiunto 2 quarti di finale, 3 secondi turni e 2 sole eliminazioni ai primi turni.
Quest’anno come detto due soli ragazzi erano presenti ed entrambi direttamente nel MD: risultato finale una semifinale ed un primo turno.
IL PAGELLONE:
GALVANI: 7 – Poteva essere una grandissima settimana ma lui sciupa tutto quando era ad un passo dalla finale; comunque ottimo risultato con una semifinale raggiunta nel ricco challenger tedesco e punti pesanti per risalire in classifica. CARDIOPALMA.
DELL’ACQUA: 6,5 – Che davvero sia tornato? 8 vittorie su nove partite e in semifinale si ritira per un dolore alla spalla; doveroso incoraggiamento per un ragazzo che con un po’ di testa in più avrebbe potuto fare sfracelli. CORAGGIO.
LUZZI: 3 – Si possono usare tutte le scusanti e le attenuanti del caso ma lui in campo non c’è proprio, perde e non raccoglie nulla anche contro avversari alla sua portata. NO COMMENT.
Diego Stocchi