Pronti via,Cipolla fa il botto di inizio anno
Inserito il 6 gennaio 2008 21:52 da Redazione editoriale in Editoriali
Ecco l'analisi domenicale della prima settimana dell'anno con i voti del nostro Diego Stocchi.3,2,1… Booooooom!!!! Buon 2008 a tutti!!! E dopo le abbuffate di Natale e capodanno io mi accontento di poco per iniziare l’anno nuovo: niente caviale e champagne ma semplicemente pane e cipolla perché proprio a questo “ortaggio” è legato il primo italico botto di questa novella stagione… Già, Cipolla, a lui dedico (e credo di averne ben ragione) l’inizio del mio primo editoriale del tennis giocato targato 2008. Flavio, il furetto romano (Voto 10, strepitoso!) inizia la stagione come meglio non avrebbe potuto ovvero trionfando nel ricco challenger di Nuova Caledonia (primo torneo vinto al di fuori dei confini nazionali per lui); vittoria nel torneo di singolo perdendo solamente un set e trionfo anche in doppio (in coppia con Vagnozzi) perdendo anche qui un solo set… bhe, se il buon giorno si vede dal mattino credo proprio ci siano tutte le premesse per sognare una grande stagione per il maghetto delle palle corte che da lunedì sarà molto vicino ai primi 100 giocatori del mondo e che fino al Roland Garros non ha granché da difendere.
Per gli altri nostri portabandiera l’avvio non è invece stato, purtroppo, esaltante: a Doha 4 hanno tentato l’avventura nelle qualificazioni e nessuno ha tagliato il traguardo; Luzzi (Voto 4, delusione) aveva molto da difendere ed invece, complice forse anche una testa troppo attanagliata da paure e pensieri della vicenda scommesse, si è arreso subito al primo ostacolo perdendo contro Naso (voto 6-) il siciliano che poi non ha saputo però ripetersi contro il francese De Chaunac; l’altro siculo, Aldi (voto 6-) ha ceduto anch’esso al secondo ostacolo, lo svizzero Lammer, dopo aver brillantemente dominato il primo set mentre il bresciano Brizzi (voto 6-), superato il primo turno, si è arreso al temibile tedesco Dorsch; nessuna gloria tricolore nemmeno nel tabellone principale dove Volandri (voto 5 +) ha prima sudato (troppo, a mio avviso) contro l’argentino Hartfield e poi ha alzato bandiera bianca senza opporre nemmeno troppa resistenza al teutonico Kohlschreiber; miglior sorte non è toccata nemmeno a Andreas Seppi (voto 5,5) arresosi al terzo set contro il mago Santoro disputando una buona gara ma con ancora troppe lacune psicologiche nei momenti clou del match.
Dai petroldollari del Qatar all’australiana Adelaide dove Bolelli (voto 4,5) si arrende subito al canadese Dancevic, poi steso al turno successivo dal finnico Nieminem… il ragazzo di Budrio è uno dei nostri sui quali si ripongono maggiori aspettative, speriamo possa confermarle durante la stagione. L’ultimo dei nostri impegnato in tornei ATP era Stefano Galvani (voto 6-) che ha tentato la via delle quali a Chennai: raggiunto senza troppi patemi d’animo il turno decisivo, si è fermato di fronte all’austriaco Peya dopo avergli strappato il set di apertura.
Dal mondo challenger e più precisamente da Nomea, oltre alla fantastica avventura di cui sopra, avevamo ai nastri di partenza Vagnozzi (voto 6,5 – media fra singolo e doppio) che nel torneo di singolare si è arreso subito al sudafricano Anderson (poi issatosi fino ai quarti di finale) in tre set, mentre un redivivo Lorenzi (voto 6,5) ha superato al primo turno il temibile Chardy per poi arrendersi al terzo parziale contro il bravo transalpino Ouanna. Infine Stoppini (voto 5), in Brasile, ha ceduto subito al padrone di casa Silva in tre set.
La sintesi numerica è impietosa per quanto riguarda gli ATP: nel 2007, 4 azzurri tentarono le quali e due superarono l’ostacolo, nel 2008 abbiamo collezionato un orribile 0/5; nei MD 2007 ci furono 8 ragazzi (qualificati inclusi), due di loro arrivarono al secondo turno e uno ai quarti di finale; nel 2008 abbiamo collezionato 2 sconfitte al primo turno e una al secondo. Molto meglio regalano i challenger: nel 2007 due ragazzi si fermarono subito e uno raggiunse il secondo turno, nel 2008 abbiamo una vittoria finale, un secondo turno e due eliminazioni in avvio.
Diego Stocchi