E se Stoppini batte Agassi...La storia di un livescore

Inserito il 2 agosto 2006 23:27 da Redazione in Editoriali
Non voglio sentire scuse, non voglio sentire giustificazioni, non voglio sentire nessuno dire: “Si, ma Agassi ormai è vecchio e finito”.


Secondo pezzo della rubrica "Perchè il Tennis?" curata da Alessandro Nizegorodcew. Per leggere il pezzo d'esordio  NUMERO 0
Ci sono vittorie che rimangono nell’immaginario collettivo di un tifoso di tennis, anche se non è riuscito a vedere un solo 15 di quell’incontro. Perchè un livescore, a volte, è emozionante quanto una partita seguita dal vivo; è un po’ come un incontro di calcio ascoltato alla radio; o meglio ancora, come un rigore seguito ad occhi chiusi. Il livescore può diventare un grande amico o un essere odioso. Puoi chiuderlo in un raptus di rabbia, mista a delusione, o rimanerci attaccato per ore, aspettando che un 15 diventi 30, poi 40, poi game, poi set, poi match. Il livescore Il livescore è sofferenza, perché a differenza della radio, non ti spiega nulla. Ti fa immaginare tutto: accende il tuo cervello che, in preda ad uno smodato desiderio di tennis, elabora scambi mai esistiti. Immagini il pubblico tutto schierato per il campione, al suo ultimo anno, che a Washington ha sempre fatto non bene, ma benissimo. Immagini Stoppini emozionato, ma pieno di voglia di fare; crei la visione di Andrea che lotta su ogni punto, che rimane concentrato. Lo sai, lo percepisci leggendo le statistiche sul servizio e sulle palle break annullate. Sono visioni inventate, ma verosimili, e probabilmente alcune delle cose che hai immaginato sono davvero accadute. Ma è durante quel momento, in cui Stoppini si procura il set point nel primo set, che ogni tifoso da il suo meglio, che ogni tifoso crea: la prima di Andreino non va e allora tu immagini e speri che Stoppo attacchi la seconda, speri che prenda la riga e che il passante di Agassi sia solo un comodo pallonetto da chiudere in scioltezza. Qui ognuno ha la sua “creazione”, ognuno ha il suo set point o match point diverso dall’altro. Stoppini, in questo modo, ha appena battuto Agassi in mille modi diversi, a seconda della persona che stava seguendo il livescore. E’ ovvio che tutti avremmo voluto vedere il match, ma la cosa certa è che anche un livescore da emozioni che definirei uniche. A volte fa impazzire di gioia, a volte fa solo impazzire. Certo è che nell’immaginario collettivo sarà una vittoria condivisa da tutti, anche se, per ognuno, un po’ diversa. Tutto questo è un altro dei motivi per cui mi dico e vi dico….”perché il tennis…..”


Di Alessandro Nizegorodcew

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